mercoledì 25 novembre 2015

PROGETTI PER IL FUTURO???


Anche se tutto ciò va contro il regolamento del letargo mediatico totale che mi ero prescritto almeno fino alla prossima primavera, ho deciso di rompere il ghiaccio (modo simpatico per non dire volgarmente “il cazzo”) scrivendovi qualcosa che vi permetta di farvi fare un po' i cazzi miei, e mi sembra il minimo dato che grazie a facebook so vita, morte, miracoli e narcisismi varii (soprattutto quelli) di mezzo mondo e guarda caso mi dimentico spesso di me stesso... Ma ora se avrete voglia di leggere potrete avere in cambio la vostra piccola razione di roba mia, nuda e sincera come non mai... (figa se se la tira sto Carlocarlo...)
Mi trovo attualmente nella zinzulusissima città di Liverpulle (se non sapete dove si trova.... dunque... andate a Lugano, poi sempre dritto...), luogo dove regnano tristemente nubi, pioggia, fish&chips e nostagia dei Bìtols e di tutto ciò che ne conseguì (in realtà la città si basa quasi completamente sul ricordo di ciò che fu a quegli anni) ma pure luogo dove regnano allegramente monnezza, alcool e “terronismo anglosassone”. Vi dirò che ha un certo fascino difficilmente definibile. È qualcosa tra il paìno e il bohemièn ma non è nemmeno nessuno di questi.
Mi sono sistemato in un ricovero per scappati di casa provenienti da mezzo mondo (soprattutto, e direi purtroppo e mentre scrivo penso a numerose bestemmie, dalla Transalpinia e dalle sue peggiuori colonie ovvero la Svizzera Francofona e il Chebècche. Secondi sono gli spagnuoli che grazie a Dio mi stanno simpatici). Inutile scriverlo che l'igiene non è di certo di casa, dentro le mura come e soprattutto fuori. Ma noi guerrieri della notte non abbiamo paura di nulla, nemmanco dell'ascelle di mezzo mondo (quella metà che non si lava... lo testimoniano i bagni che sono praticamente sempre liberi nonostante il sovraffollamento e la carenza appunto di cessi). E sinceramente ti passa proprio la voglia di lavarti. Il puzzonismo è contagioso ma per fortuna qui in Anglosassonia anche se non ti lavi è facile che fai meno schifo del 90% della gente che incontri per strada. Quindi va bene va bene va bene va bene va bene così (...telefonami!). E poi comunque per chi non lo sappia io non sono mai stato un fanatico della saponetta. Usare con moderazione. Va beh comunque sia, a parte lavarsi poco, scassarsi la minchia a vicenda e attaccarsi malanni (questo sì che è un posto bohemièn osti...) di tanto in tanto saltano fuori pure delle situazioni interessanti, sopprattutto se condite generosamente con musica e bevande preferibilmente alcooliche. Dalla disperazone iniziale sto passando quasi all'amare questa fogna.
Sinceramente non so cosa ci faccio qui. Mi sa che sto covando. Ecco l'ho capito e ora ve lo scrivo. Sto lavorando al mio prossimo disco. Vi posso dare alcune anticipazioni. Sarà disponibile in tre lingue: Italo-camuno-Kamallico, reto-romancio e, su richiesta delle mie fans preferite ovvero quelle altoatesine (sperando che le scalvine e le abitanti di Porcari non s'incazzino troppo ma pota mi spiace ma è così, giù le maschere...per quanto riguarda le camune devo dire che sono sempre e comunque le più belle), in crucco tirolese del sud. Il sound sarà molto particolare, qualcosa che potrebbe essere vagamente definito come “gothic-rumba-sichedelica”. Una roba allucinogenamente passesca. Ora devo solo trovare dei musicisti coi controcazzi (coloro che suonano “col culo” non con la testa insomma) perché qua sembrerebbero esistere solo cover dei Bittles (i più rivoluzionari arrivano fino a Gionlennon solista...). Ma sti cazzi dei Beatles. Io i musicisti della Madonna ce li ho già eccome! Stanno in Valle Camonica, vera Mecca delle avanguardie artistico-musicali contemporanee. Il disco verrà prodotto da un certo Pol Meccartnei in persona (lui stesso mi ha detto che ne ha piene le palle di incassare soldi per i diritti di quella cazzata giovanile chiamata The Bitolzs e ha deciso di investirli in progetti innovativi e spiritualmente rivoluzionari) con il nome d'arte di Paolo Maccartone da Marina di Puolo (NA) che fa più esotico. Le registrazioni avverranno “en plein air” all'interno di uno una delle “vagine cosmiche” della Via Mala (presumibilmente quella camuno-scalvina ma in caso di calamità naturali potremo spostare il tutto a quella svizzera...), in uno studio improvvisato con l'aiuto del fonico più planetario che ci sia ovvero un certo Fabien Squarazzenburg. Faremo poi un rituale propizitorio dal sapore squisitamente tantrico. Una bellissima vergine lancerà il nastro (o il disco fisso, dipende da quanti soldi caccia il Mccartnei) originale su cui è stato inciso meticolosamente e rigorosamente in presa diretta il tutto (ovviamente ben impacchettato in modo da resistere agli urti) nel dirupo che sta sotto la “Porta del Mastai” (luogo arcano che domina la Via Mala) dopodiché verrà organizzata una battuta di “caccia al tesoro” rigorosamente a coppie uomo-donna (non s'incazzino con me gli/le omosessuali, è una questione esoterica, lasciateci fare...). La coppia che troverà il “malloppo” sarà invitata ad accoppiarsi nei pressi del luogo del ritrovo e “sporcare” con i propri santi liquidi (seme e sangue mestruale, eh sì la donna deve essere mestruata...) l'oggetto ritrovato. La coppia vincente vincerà un viaggio per.... nientepopodimenoche Liverpulle, non nell'ostello puzzoso però, bensì nella villa di Paolo Maccartone che non escludo possa essere più puzzolente ancora dell'opzione dormitorio zinzuluso...
Se l'oggetto non venisse ritrovato (oppure che ne so venisse divorato da un orso...) va beh pazienza... sarà per la prossima. Andremo a berci una birra all'Imperial Bar di Vilminore e morta lì. L'importante è che ci siamo divertiti...
Se comunque la cosa dovesse andare a buon fine pioveranno miliardi di dollari, franchi, pound, euro, rupie, rubli, ecc… da tutte le parti. Questi soldi verranno prontamente investiti in opere pie per aiutare il popolo delle fate, dei folletti e degli gnomi del bosco a rimettere in sesto il Pianeta Terra (sempre sia lodato), con le sue magiche foreste, le sua spiagge incantate, i suoi prati verdi, le sue fonti miracolose e via dicendo... Danzeremo al suono di flauti violini et tamburi e faremo all'Amore (sempre sia lodato) al chiar di Luna (sempre sia lodata) finche Morte (sempre sia lodata) non ci separi. E così sia. Amen.

Poi magari si farà un altro disco , magari un disco volante per volare su altri pianeti. Oppure più semplicemente andremo a berci una birretta all'Imperial di Liverpulle o giù di lì...

Con Amore.

Carlones Kamal

martedì 20 ottobre 2015

ULTIMO CONCERTO(?)...AMò 'NA òLTA?

Sabato questo, ovvero il 24 ottobre 2015, segnatevelo bene sull'agenda (in particolare se avete altro di meglio da fare), presso l'Agriturismo il Prestello di Prestine (BS) alla festa denominata Sool on Fire avrete l'occasione (e la fortuna) di sentirmi per l'ultima volta suonare in queste vesti (cantautore solista chitarra e voce) in terra italica e forse pure in tutto il mondo. Almeno così si vocifera (dentro di me). Come se non l'avessi mai detto...  Non so cos'altro potrei fare ma lo farò. Qualche cosa farò qualche cosa farò si qualche cosa farò qualche cosa di sicuro io farò... Se dovessi piangere sarebbe una figata. Trattasi di un lusso che normalmente non mi posso permettere anche se di recente mi è capitato di fare una fugace escursione nel mondo del pianto (durante un'apoteosi di risate e non solo...) ed è stato bellissimo. Estremamente liberatorio. Mi dispiace partire per chissadove. So solo che qui non ci posso più stare. Ho passato anni ad aspettare un treno che non è mai arrivato e probabilmente non arriverà mai, se non troppo tardi. Non ci credo più a queste cose. Ho iniziato a credere un po' di più in me stesso e nel mondo però. Se la montagna non va a Maometto...Pota... sarà Maometto ad andare alla Montagna o no?
Non è un treno alieno che mi porterà dove voglio andare. Sono i miei piedi. Come cantava Lou Reed "You're going to reap just what you sow" (raccoglierai solo quello che seminasti). Se non semini 'na fava... 'un raccogli 'na fava! Ma adesso basta teoria. Ora si pratica! Cominciamo dallo spegnere il computer caro Kamallo...

Vi aspetto sabato. Dai che 'n fà festa!
con affetto.

Carlones Kamal

lunedì 5 ottobre 2015

IN QUALCHE MODO CI SONO ANCORA...


È da un po' che mi riprometto di scrivere su questo blog abbandonato a sé stesso da diversi mesi. Però non ne ho mai avuto la voglia. Non che ce l'abbia ora, però così almeno lo faccio e non ci penso più. Probabilmente chi di voi non mi conosce bene e non mi vede di tanto in tanto in giro per bettole, concerti o giù di lì (tipo le mie fans di Porcari per esempio...) avrà pensato (tirando finalmente un bel sospiro di sollievo) che sono morto assassinato da un branco di lupi in qualche selva dell'Europa Centro Orientale, oppure che mi sono innamorato di una polacca che non mi lascia più uscire dal letto perché vuole che la metta incinta per l'ennesima volta, o ancora che sono stato rinchiuso in un campo di deconcentramento per cantautori zinzulusi col pallino per l'esoterismo casereccio. Invece nulla di tutto ciò. Tornai, ripartii, ritornai ecc...solita roba insomma...
Vi scrivo ora per comunicarvi ufficialmente che abbandonerò presto la “scena” italiana (e quindi pure la band che mi ha accompagnato alle grande negli ultimi gloriosi concerti) per andarmene a svernare (a tempo indeterminato) a Nord, per vedere se è vera la teoria (da me concepita qualche ora fa) che se per esempio vai sempre più a Sud e credi di andare al caldo prima o poi arriverai al Polo Sud dove sti cazzi che fa caldo. Voglio vedere se vale la stessa cosa anche andando verso Nord. Attraversando terre fredde chissà mai che prima o poi io non riesca a trovare quel calore che vado cercando da troppo tempo... Vi saprò dire, ma magari anche no... vedremo...
Per il momento, per chi (conservatore reazionario fasciodemmerda) volesse vedermi ancora una volta nelle vesti di cantautore italianofono, vi annuncio che il 17 di questo mese parteciperò ad un evento musicale che avrà luogo in Valle Camonica ma per ora non vi dico dove. Presto orari, luogo e dettagli. Venite. Non mi interessa se abitate a Porcari, veniteci a maggior ragione (Porcari fa cagare...).
Per il resto se a qualcuno dovesse interessare il mio furgone mi faccia un fischio. Me ne sto per liberare. Abbiamo passato dei bei momenti insieme... Lui ha voglia di passarne altri con altra gente (magari anche che sappia guidare un po' meglio e che non ascolti troppo spesso Ciampi e Tenco)... Il furgone dei CarloCarlo.... non lasciatevelo scappare!!!

Sto giro però non vi dico dove vado né cosa vado a fare se no magari faccio come quando dovevo andare alle Tremiti. Non vado più.

Alle Tremiti ci andrò in vacanza la prossima estate con la mia amante altoatesina naturalizzata svizzera.

A Porcari invece non so se ci andrò.

Vedremo...

Carlones Kamal sedicente (ex sedicenne) cantautore italo-camuno-restodelmondo

lunedì 27 luglio 2015

LET'S GO AWAY FOR A WHILE...


Domani si parte per una nuova avventura. Ancora una volta solo come un cane. A dir la verità non ho neanche chissà quanta voglia di andare chissadove. Ma se penso all'alternativa del rimanere qui nel mio disperato piattume quotidiano mi viene male e dunque parto in quinta. Mi auguro solo che non sia come il tour tedesco dell'anno passato, che sì mi ha dato qualche piccola gioia qua e là, ma il sentimento predominante è stato quello che da un paio d'anni a questa parte contraddistingue, salvo sporadiche visioni luminose, ogni aspetto della mia quotidianità (uso questo termine perché non vorrei usare il termine Vita fuori luogo, quando è Vita è Vita, quando è quotidianità è solo un poco “vita”...) ovvero un senso di disperata solitudine e incapacità di esternare realmente emozioni in modo da liberarsi di macigni interiori che m'hanno rotto i coglioni di brutto. Tutto ciò dietro a un'apparenza tranquilla e imperturbabile. Una palla! Vorrei essere in grado anche di piangere quando serve (non solo in sogno...), di dire a una ragazza quello che provo per lei fregandomene delle possibili conseguenze, di cantare canzoni che abbiano a che fare con l'Amore non astratto anche se non sono ubriaco, di godere delle infinite emozioni che la vita ci regala senza necessariamente essere in preda ad eccessi, di vivere senza fuggire, di esternare questa enorme rabbia ereditaria che mi porto dentro, di avere il coraggio di essere me stesso all'ennesima potenza senza paura di ferire qualcuno, … tutto ciò anche quando non sono su un palco mezzo nudo, armato di chitarra e microfono. Almeno un po'. Tutto qui, per il resto vada come vada.
Un furgone, una chitarra e poco altro partono con me. Quindi non sono poi così solo. Forse incontrerò qualche bella pellegrina sulla mia via, forse no. Qualche donna vive sempre e comunque dentro il mio cuore. Per il momento ho poco da offrire, ma se riesco ad aprire la porta giusta e uscire veramente da questo groviglio di spiriti nefasti che mi tormenta da anni sarò pronto. Pronto ad invitarla sul mio furgone. Oppure a bruciare il mio furgone e rivoluzionare completamente la mia vita perché avrò visto la Luce. Pronto a Vivere.
Per ora parto per questo tour. Mi sintonizzo sul mantra più in voga del momento... “Don't think too much....just feel...”.
Con affetto.

Carlones Kamal

venerdì 24 luglio 2015

JUST FEEL!!!


Carissime e carissimi fans, l'estate del “Just Feel” prosegue alla grande. Le mie nuove collaborazioni artistiche stanno fruttando parecchio regalandomi (e spero pure regalandovi) emozioni uniche ed inimitabili, ma soprattutto forti e gagliarde. Gli ultimi due concerti (assieme ai “Carlocarlo's” e ad altri special guests) sono stati strepitosi. 

A Vilminore di Scalve il 16 di luglio, oltre ad esserci innamorati tutti del luogo ma non solo di quello (in particolare della flora ma soprattutto della fauna locale) ci siamo divertiti come dei pazzi, andando ben oltre la canonica “scaletta” e improvvisando più di metà concerto. 

Al Bar del Parco Dosso di Bienno (luogo per me sacro dati i miei trascorsi iniziatici di poco più di un lustro fa) ieri sera poi abbiamo abbattuto ogni barriera trasformando il concerto in una vera e propria Jam Session Sciamanica alla quale hanno preso parte diversi musicisti animati dal Santo Spirito della Sperimentazione Creativa. Un vero e proprio Happening. Un'emozione indescrivibile almeno da parte mia. Posto magico, pubblico fantastico, poesia sudata e scalmanata che s'espandeva nell'aere. Bellissimo.

Il prossimo appuntamento è alla Festa in Rosso di Castro (BG) domani sera (sabato 25 luglio), dopodiché il sottoscritto partirà in solitaria per un tour acustico nell'Europa centro-orientale. Vi racconterò. Non voglio creare (né crearmi) alcuna aspettativa fuorviante... Si improvvisa!

JUST FEEL, JUST LIVE, JUST LOVE!!!


lunedì 29 giugno 2015

ALLELUJA!!!


Finalmente dopo tanto tanto travaglio è uscito (si va beh da una settimana ormai... ho avuto di meglio, di peggio e di tutto e di più da fare in questi giorni piuttosto che scrivere sul blog...) il video di “Don't Think too Much”, che si propone di diventare il tormentone dell'estate 2015, sperando che ci si diverta di brutto per davvero... è un augurio più che altro, un augurio che vi (e mi) faccio dal più profondo del cuore. Passatevela bene!


sabato 13 giugno 2015

DON'T THINK TOO MUCH!!!

Ieri, ovvero il 12/06/2015, a esattamente 33 anni dalla nascita del sottoscritto, ha visto finalmente la luce il mio primo EP in lingua inglese (very maccheronico, ma secondo me fa figo come facevano figo i Rokes che cantavano in italiano).

Per il momento lo potete trovare a questo link


ascoltabile in streaming oppure (meglio) scaricabile al modico prezzo di euro 3, con in omaggio una bonus track!!!
 
Tra qualche giorno apparirà anche su altre piattaforme download e streaming come spotify, deezer, itunes, etc...

Più avanti verrà stampato anche in formato CD (tempo ar tempo...).

E poi... rullo di tamburi... il giorno 21 di giugno  ovverosia il solstizio d'estate, verrà pubblicato sul mio canale youtube (Carlo Kamal Bonomelli) il mio nuovo attesissimo videoclip!!!

Importanti novità anche dal fronte live...

Sabato prossimo (20 giugno) suonerò infatti alla Festa della Musica Europea a Brescia ben due volte. La prima alle 14 in Via Borgo Trento. La seconda alle 20 in Via Nino Bixio.
Il giorno seguente poi, sempre per la Festa della Musica Europea, mi esibirò ad Arco di Trento (TN) alle ore 19 all'incrocio tra Via Bettinazzi e Via Segantini.

Il finesettimana successivo sarò invece (da giovedì a domenica), per il terzo anno consecutivo, a Modena in occasione dl Modena Buskers Festival presso il Parco Amendola.

Anche luglio è denso di appuntamenti, vi invito a dare un'occhiata all'aposita pagina "Concerti".

Detto questo vi saluto. A prestissimo e tante buone cose!

giovedì 11 giugno 2015

CI SIAMO QUASI...


ATTENZIONE ATTENZIONE!!!!
Vi informo preventivamente che in data 12 giugno 2015, salvo miracoli e/o interventi di santi/madonne/gesùcristi varii il mio ormai tanto controverso nuovo videoclip non verrà pubblicato. Da nessuna parte, se non nell'immginario collettivo di chi volesse cimentarsi in qualche esperimento di potere alla fantasia. Nonostante ciò quella data è comunque molto importante perché, oltre ad essere il trentatreesimo compleanno del sottoscritto (e fin qui potremmo anche dire chissenefrega, soprattutto perché io di anni me ne sento su per giù diciotto/diciannove) è la data ufficiale di pubblicazione digitale del mio nuovo EP “Don't think too much”.

So che normalmente non si dovrebbe fare così. Le somme regole ufficiali del pubblico decoro del rocchenroll nazi-fescion suggeriscono di pubblicare prima il video e poi il disco. Ma io me ne strafotto di come si fa. Conosco già parecchia gente che si fa e sinceramente inizio ad averne un po' piene le palle. Se dovessi seguire le regole ufficiali a quest'ora sarei già morto durante uno spritz running sotto gli occhi eccitati di migliaia di smartphone. E invece ho deciso di fare alla mia maniera, come cazzo mi pare. E così, oltre ad evitare come la peste spritz e affini minchiate (è grottesco il fatto che ci si lamenti un po' tutti della situazione sociopoliticoculturale quando il massimo che riusciamo a proporre sono gli spritz running e gli happy hours...va beh dai lasciamo stare...) faccio uscire il mio nuovo “disco volante” prima del video (o, per ripetermi, in concomitanza, in caso di miracoli) che tra l'altro, lo anticipo, è stato molto sudato, pensato e ripensato, stravolto, rigirato, poi buttato giù e tirato su come fosse una bambola... Ho dovuto tradire alcuni attori ed attrici che hanno preso parte ad alcune scene (perlopiù per nulla semplici) cestinando tutto e partendo da una nuova idea molto più geniale.

Mi dispiace veramente tanto per le persone che ho coinvolto e fatto sbattere parecchio per nulla, se non per il fatto di aver passato una giornata alternativa in compagnia sul set di un film che non vedrà mai a luce. In compenso con la nuova idea il successo è garantito e quindi con i lauti guadagni potrò fare loro dei regali che faranno dimenticare qualunque piccolo dispiacere legato a quell'esperienza. Quindi non abbiatene a male. Vogliatemi bene per lo stronzo che sono. Nè di più, nè di meno.
Preparatevi e non appena scocca il 12 di giugno cliccate QUI. Se ve lo scaricate tutto avrete in omaggio una bonus track. Non è roba da mangiare neh...

A presto!!!!

martedì 26 maggio 2015

AL COR GENTIL REMPAIRA SEMPRE AMORE, DROCA ET ROCCHENROLLO


State facendo il conto alla rovescia? (Probabilmente, e dico giustamente non ve ne fregherà un cazzo...) ...suvvia andateci piano... non fidatevi troppo di uno nato il 12 giugno... più che altro non siate troppo fiscali. Il “disco” vi dico in anticipo che non lo avrete tra le mani quel giorno, ma il video (e facilmente anche la pubblicazione online delle canzoni) se tutto va bene e il tempo atmosferico e le varie ed eventuali saranno clementi credo proprio di sì. Ci si sta dando dentro di brutto per confezionare un prodotto “ad hoc” pronto per sfondare nel mercato internazionale e regalarmi quattrini a palate... anzi regalarmi 'na bella sega... sono anni che me li sudo quei quattrini che devono ancora arrivare... sto già facendo la lista della spesa...
Probabilmente all'uscita del mio primo EP in lingua inglese alcuni miei fans più o meno storici potrebbero essere visibilmente contrariati (le fans no... loro se ci sono mi amano veramente per quello che sono, o comunque a me piace pensarla così...) da certe nuove contaminazioni musicali e collaborazioni molto poco ortodosse (oltrechè ovviamente dal fatto che ci farò i soldi...). Mi dispiace un po' per i puristi...ma puristi di cosa poi che non ho mai aderito entusiasticamente a nulla che non fossero le pareti interne di una vagina ben lubrificata? Forse perderò alcuni sostenitori ma poco importa perché ne troverò tantissimi altri nuovi ma soprattutto tantissime altre bellissime fans non solo altoatesine. Ho fiducia in questo lavoro. Sento di essere stato sincero e puro al 100% e anche se dovesse far cagare a tutto il mondo, a parte che non ci sarebbe più bisogno di purghe o yogurt coi fermenti lattici vivi, ne vado fiero. Detto questo cambierei discorso perché come è risaputo che sia chi si loda si imbroda e con sti discorsi rischio di ritrovarmi su un trampolino sospeso sopra un piattone enorme di minestrone fumante. Parliamo di cose serie. Dovete (nel senso che potete, se volete) aiutarmi a fare una cosa... ho appena riscoperto uno dei miei primi amori che non toccavo da anni (su per giù 12-13), dai tempi in cui da cantante-chitarrista dei The Catties (ex The Swearers) diventai solo cantante e il suono
della band si fece molto più heavy e i concerti molto più teatrali (è difficile cantare e basta... bisogna pur fare qualcos'altro col resto del corpo...che bei tempi...). Alludo a una signorina americana molto elegante e tatuata. Quella della foto qui a lato... L'ho ripresa in mano col senno di poi (e un leggero miglioramento nella tecnica chitarristica, se pur di stampo dannatamente ispanicorumbero) e mi sono reso conto che nonostante la lunga permanenza nel mondo degli inferi ha ancora una cifra di charme. Anzi, vi dirò di più. È ancora più bella ed armoniosa e rocchenrollica che tempo addietro. È ganza (seppur in maniera un po' meno 
pienotta e sifilitica di Juanita...), non c'è nulla da dire. C'è da suonare e basta! Ma quello che vi sto chiedendo è di aiutarmi a darle un nome. Ai tempi dei Catties ero un grezzone superateo e non vedevo il perché di dare un nome a una creatura apparentemente inanimata (sto cazzo... una creatura inanimata non suona così...). Ora che sono un romantico-animista insaziabile oppure semplicemente sono rimasto fuori di qualche sostanza strana che ho ingerito come direbbero coloro che seguitano ad essere grezzoni superatei (fate voi... sono vere entrambe, dipende dai punti di vista...), necessito di dare un nome a questa “donzella a sei corde” perché se lo merita. Vorrei darle un nome un po' “funky” un po' “sexy”, un po' “punky trendy fiky fiky”. Se vi va di aiutarmi scrivetemi...
Se qualcuna/o dovesse dire un nome che capisco essere proprio il suo... avrà un piccolo premio in omaggio!

Avanti!!! Sparate!!!

Carlones Kamal


martedì 12 maggio 2015

RECENSIONE SENZA INSULTI


In data 11/05/2015 la Sig.ra o Sig.rina (che cazzo ne so...) Alice Sbroggiò di Rockit (sì sì proprio loro...), recensendo il mio EP digitale “La pillola anticrisi” ha scritto:


L'originalità cantautorale di Carlo Bonomelli, in arte Kamal, ha un sapore squisitamente acustico con arrangiamenti semplici e azzeccati.

Protagonista indiscussa è la voce e, con lei, i due brani "La pillola anticrisi" e "La ninna nanna delle fate": due tematiche completamente diverse e raccontate con uno stile d'interpretazione tutto da scoprire. In "La pillola anticrisi", è chiaro il riferimento al periodo infelice della nostra società, cosa a tutti molto nota. È interessante come Kamal riesca a parlare di un argomento così spinoso, servendosi di termini all'apparenza pacati e in realtà taglienti quando necessario. Proseguendo nell'ascolto, ci si può poi rilassare sulle note de "La ninna nanna delle fate", in cui emerge la magica partecipazione del flauto e un testo più onirico rispetto al precedente. 

Kamal non è certo da sottovalutare ed ora lo step successivo è senz'altro un disco con una tracklist più ampia, in grado di dare maggiore spazio alla sua abilità di paroliere.



Oh! finalmente una bella recensione! Guarda caso di un lavoro registrato e pubblicato in totale nonchalance (del tipo “che cazzo me ne frega di ste 2 canzoni demmerda”), avvalendomi solamente dell'aiuto di due eccelse coriste come Marina Romele e Serena Rizzieri e di un megaproduttoregalattico di tutto rispetto, ovverosia Manuel Bonzi alias il Re Tarantola, ex divo del post punk camuno-sebino, attualmente re del lo-fi made in Italy. Ma soprattutto avvalendomi delle mie incredibili doti di cantante (protagonista assoluta la voce...eccheccazzo...), chitarrista ritmico, percussionista da festa della luna ma soprattutto la mia innata abilità nel suonare il flauto (magico addirittura...). Quello delle scuole medie. Quello che odiavo alle scuole medie. Amavo moltissimo ascoltare la musica e immaginare nuove canzoni ma odiavo profondamente astrazioni aliene come note, righi, chiavi di violino, eccc.... eccc.... avrei suonato molto più volentieri un bel tamburello e invece mi limitavo a suonare il flauto in playback durante le "esibizioni collettive", mentre quando venivo “interrogato” singolarmente suonavo sempre l'unica canzone che sapevo (avendoci scritte sotto i nomi delle note a matita) ovvero “Nella vecchia fattoria”. Così dalla prima alla terza media. E non mi hanno mai detto un cazzo. Nessuno si è mai accorto di niente (probabilmente facevano tutti così, anche il professore...). Prendevo sette nelle prove di flauto, anzi se ben ricordo settantacinque perchè ai tempi c'erano le votazioni a percentuale, che casàda! Significa che comunque, nonostante sapessi una sola canzone, quella la sapevo suonare piuttosto bene (contando poi che c'era gente in classe con me che non riusciva nemmeno a fare produrre al proprio flauto un minimo suono che non assomigliasse all'ultimo grugnito del maiale ucciso dallo zio Bortolo qualche giorno prima, del resto i montanari della Valle Camonica non è che siano molto conosciuti nel mondo per la loro innata musicalità...).
Fatto sta che sto ancora un po' in quel trip lì... A distanza di anni un po' me la studiai la musica (ebbene sì confesso...) ma data la mia mancanza di disciplina e le innumerevoli tentazioni che trovai lungo il mio percorso, non andai molto lontano, tenendomi comunque a debita distanza dal tecnicismo e dalla matematica insita in questa nobile arte che amo profondamente a modo mio. Ma se amo veramente questa magica "donna spaziale" devo accettare anche questa sua incomoda faccia imparando ad amarla.

Vi dico la verità, mi piacerebbe un casino ricominciare a studiare. A studiare ciò che amo di più ovvero la Sig.ra Musica (questa sono sicuro che è signora perché ci siamo sposati ufficialmente la scorsa estate...). Proseguire con lo studio della chitarra e perché no anche di altri strumenti (magari proprio il flauto...). 
Per farlo però, dato che attualmente quel poco di autodisciplina che avevo è completamente evaporato, avrei bisogno di un forte stimolo. Ad esempio una brava e bella maestra che mi invogli a studiare, che mi faccia capire (anche se non è vero...) che la matematica insita nella musica è una cosa bellissima, dolcissima, ohyeahissima! Una che per farmi studiare meglio utilizzi dei simpatici trucchetti tipo “se studi la scala di do, magari te la do”. Ma certo che studio, baby! Dopo però, prima baciami! Le scale, le tonalità, gli accordi, gli arpeggi e tutto il resto diventerebbero dei veri e propri preliminari di lunghissimi ed elaborati rituali d'amore. Sarebbe un sogno...



Oppure potrei inventarmi un metodo tutto mio. Non mi piacciono i nomi delle note e allora li cambio. Anzi vi dirò di più. Semplificherò il tutto in due macronote. Dal Do al Fa# avremo una macronota sola che si chiamerà NumberOne, dal Sol al Do# dell'ottava successiva avremo un'altra macronota denominata NumberOneSala2Hardcore. Le chiavi di violino verranno sostituite con le chiavi del mio furgone che sono più utili (il mio furgone diverrà così di pubblico dominio, ma io me ne strafotterò perché avrò una ferrari testadicazzo parcheggiata là fuori, con tanto di autista/banchiere svizzero e due massaggiatrici orientali, tutto di serie). Le scale potranno essere fatte o meno in base alla vostra prestanza fisica. I più poltroni potranno prendere l'ascensore, ma se poi si ritroveranno obesi, laidi, flaccidi, con problemi cardiovascolari acuti saranno stracazzi loro. Noi gli si aveva avvisati!

Comunque sia, la maestra a me servirebbe eccome anche se poi quando si suona sono convinto che per farlo bene bisogna farlo “col culo”, la testa può essere utile mentre apprendi le regole del gioco. Poi però se vuoi farlo sul serio dovresti portare la consapevolezza nelle parti basse. Allora si che puoi suonare davvero! Grazie a Dio c'è ancora un po' di gente che suona “col culo”(scrivo questa immensa minchiata alludendo ad una ipotetica antica età dell'oro di cui non so un'emerita fava e allora che cazzo la voglio mitizzare a fare?Cristomadonna...).

Non l'ho inventata io questa teoria comunque. Parlo come se fossi un maestro... bah … in realtà sono un allievo. Anzi in realtà sono un alieno.Ah!Ah!Ah! Ma ora sono atterrato e quindi so' 'azzi vostra! (come direbbero per esempio a Lucca, che è una ridente cittadina toscana in provincia di Porcari).

Fatto sta che sono contento. Contentissimo di questa recensione, forse anche un po' esagerata però ci sta...

Per oggi ho sparato già abbastanza cazzate... meglio staccare và...

A presto, continuate a seguirmi che presto arriveranno grosse novità...

… mi raccomando il 12 giugno...

ciaooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Carlones Kamal

domenica 3 maggio 2015

PREDIZIONI (o perdizioni?)


Attenzione attenzione prendete carta e penna (o smartphone e spritz, come preferite...) e segnatevi bene sul calendario questa data: 12 giugno.
Il prossimo 12 di giugno, che sarà il mio trentatreesimo compleanno, invece di aspettarmi regali ne farò uno a voi fans. Quel giorno (Gesù disse ai suoi apostoli bla bla bla....) se la chiaroveggenza del sabato sera (pota ma ormai è domenica mattina, sta albeggiando...) non mi inganna, uscirà ufficialmente il mio nuovo videoclip in contemporanea a un nuovo EP in lingua inglese di cui vi anticipo il titolo: Don't think too much. Ma per ora non pensiamoci troppo...
 Non ci credevate, ve l'avevo promesso e mò tiè...beccatevi ste cazzo di canzoni anglo-italo-kamalofone (sembra il nome di una nuova ditta di telefonistica internazionale)! Già qualcuno aveva messo in giro la voce del tutto infondata di un mio presunto album fantasma in inglese registrato in Australia nel 2011 o giù di lì. Sono tutte cazzate megagalattiche. In Australia componetti o comunque registrai (alla cazzo di cane, per pochissimi intimi) solo canzoni in italiano. Non fidatevi delle fonti non ufficiali mi raccomando... comprate solo l'originale.
Ora dovete solo preoccuparvi di pensare a come trascorrere il tempo che va da questo istante all'uscita dell'EP/videoclip. Se volete dei suggerimenti scrivetemi. Sono a vostra disposizione per consultazioni gratuite. Un'idea avrei potuto darvela ieri ma ormai è tardi. Qualche ora fa ci fu la prima assoluta della collaborazione artistica parallela nata tra il sottoscritto e la Fedèr Sbinda Band. Un gran bel concerto, almeno visto dall'interno... Si però a meno che ci siate già stati o che non abbiate una macchina del tempo ben funzionante, la vostra occasione di partecipare all'evento se n'è sgattaiolata via agilmente lasciando spazio ad una terribile scimmia...stracazzi vostri!!! Ve la siete cercata... Se invece prediligete il classico show di Carlones Kamal in solitaria potrete rimediare segnandovi sul calendario quest'altra data: 30 maggio. Luogo: località Fornaci, Scianica di Sellero (BS-Italy) ovvero uno dei quartieri più brutti di uno dei borghi più brutti d'Italia. Aprirò ad una coverband dei Nomadi. Ma la cosa più incredibile è che suonerò a due passi dal mio attuale domicilio, quello in cui crebbi e poi dopo anni di nomadismo (non fraintendete non sto alludendo alle cover dei Nomadi) tornai mio malgrado per questioni di forza maggiore. Quindi volendo potrei anche suonare in ciabatte. Non sarà un terreno facile (non è semplice per me giocare in casa... mi sento più galvanizzato dalle trasferte...) ma vedremo di affrontarlo con grinta e coraggio spaccando il culo ai compaesani. Oppure più semplicemente ottenendo un foglio di via per levarmi dai coglioni una volta per tutte dalla capitale europea della noia colossale (e che sia la volta bona!) chiedendo asilo politico in altre terre più pienotte e feconde. Magari invece divento l'idolo delle folle ahaahah!!! (è una risatina isterica da picio). Ma li sentite voi di notte cantare gli uccelli? Ormai però è mattina... cantano da ore. Quando e quanto gli pare senza applausi o fischi (vendere non passa tra i loro rischi ecc ecc ecc...). Fatto sta che forse è più sano che io vada ad infilarmi nel letto, tuffandomi nel magico mondo dei sogni e chi s'è visto s'è visto. Mi aspetta una nuova avventura pseudo-musicale in Romagna nei prossimi giorni. Meglio riposare un po'. Non si vive di sola veglia.
A risentirci ultramegapresto. Pace, amore e tante buone cose.

giovedì 16 aprile 2015

LA RESSURRECIòN DE JUANITA


Vi devo confessare una cosa. Sono rientrato in studio. Sto registrando!!! Sono vivo porca puttana!!! Sono finalmente rinsavito. Oppure sono passato fuori del tutto. Rinuncio al lavoro. Il mio vero lavoro è questo. Devo solo avere le palle per portarlo avanti e farlo fruttare. E ce le ho.
Mi spiace un po' per chi ha dovuto ingoiare una delusione non vedendomi partire per le Isole Tremiti, in particolare per coloro che a causa mia avevano già prenotato le proprie ferie estive in quel bellissimo posto. Più che altro mi dispiace per quel pullman di studentesse olandesi... va beh... sarà per la prossima...sarebbe stato l'ennesimo rimandare (affanculo) quello che realmente sono (o al momento credo di essere...).
Magari avrei passato una super estate esotica e avrei cannellato come un disperato ma non ci voglio pensare. Sono ancora in tempo per fare tutto ciò senza dover pulire cessi e piatti a turisti laidi e puzzoni.
Ora cambio discorso, dato che trovo estremamente controproducente tormentarsi con filosofie, teorie o cazzate varie. Molto meglio qualcosa tipo “Ora et labora”. Capisci molto di più della vita mentre ori (va bene qualsiasi orazione anche "viva la mona", purchè ti rappresenti), labori (non troppo mi raccomando...) e magari meglio ancora sbori pure.
E allora torno al mio laboro.

Vorrei approfittare del momento romantico (non so perché ma mi è venuto da scrivere così) per elogiare una mia compagna di avventure che da poco è rientrata a far parte della mia vita dopo un lungo periodo di rottura (nel vero senso della parola nel suo caso, nel senso di rottura dei coglioni nel mio...). Era da tempo ferita, ma pure trascurata, ignorata, derisa. Sostituita completamente da altre più giovani e professionali ma soprattutto più fredde, asettiche, molto più buone per circostanze “ufficiali” che non per attimi di pura anarchia creativa.
Eppure la maggior parte delle mie canzoni più fiche le ho scritte proprio con lei. Ci siamo girati mezzo mondo assieme. Abbiamo conosciuto tanta gente, abbiamo fatto tante cose. Ci siamo fatti dei superviaggioni psichedelici assieme da cui sono scaturite ballate che rimarranno nella storia (almeno nella nostra...). Mi ricordo come se fosse ieri il nostro primo incontro. Quando la vidi sul fondo di quel negozio di Aranjuez, con il suo bel vestitino scozzese (ora distrutto dalle intemperie) non seppi resistere, le chiesi se voleva venire via con me. La presi per mano, allungai qualche banconota al suo mecenate e ce ne uscimmo contenti come una Pasqua canticchiando “Pe' ffà la vita meno amara me so' comprato sta chitara...”. Grazie all'aiuto di un bravissimo mastro liutaio la signorina Juanita Admira Lòpez è tornata in forma quasi come ai vecchi tempi (anche se mi è stato intimato di trattarla come un cimelio...). è tornato il feeling tra di noi. Non stiamo componendo un cazzo però ci divertiamo insieme. Mi ha detto che sto giro però devo trattarla con più garbo e non lasciarla nelle mani di gentaglia dai modi bruti, come accadde più volte soprattutto negli anni 2009-2010, quando veniva letteralmente stuprata quasi quotidianamente da branchi di ubriaconi punkrock, piccoli delinquenti in crescita e immonde coverband di De Andrè. Talvolta fu accarezzata pure da grandi maestri delle sei corde. Ricordo una notte al lido di Pisogne dove Juanita finì nelle mani del grande bluesman Cek. Venne suonata anche da un Certo Misha, cantautore di strada/barbone ceko “residente” a Ragusa Ibla che chissà che fine avrà fatto. A Darwin un tipo in acido la accordò in RE aperto e mi insegnò la tecnica dello slide. Ad Alice Springs finì nella mani di un aborigeno che cantava country. A Varanasi la intinsi nel Gange. In Thailandia tutti quelli che la vedevano volevano provarla o volevano che suonassi Hotel California e invece io intonavo “Il cafè de la Pepìna”. Di aneddoti me ne vengono in mente tantissimi. Ma uno in particolare. Correva l'anno 2010. Ci trovavamo a Saintes Maries de La Mer, nella Francia meridionale in occasione della festa di Santa Sara, raduno di zingari da tutto il mondo. Dopo aver prestato la Juanita a un ciccione e laido gitano spagnolo che si vantava di essere un guitar hero ma era quasi peggio di me (a livello chitarristico, a livello estetico era proprio un cesso umano) me la ritrovai completamente scordata (e unta... va beh...) e, dato il mio avanzato stato di ebbrezza alcoolica, non riuscii più ad accordarla per suonare “Madonnina dai Riccioli d'Oro” richiestami da un gruppo di turisti milanesi (sono peggio della peste quelli, li trovi ovunque...). Mi imbestialii. Arrivai al punto di chiamarla “puttana” e prenderla a pugni. Ma dopo un'oretta fecimo la pace e fu bellissimo. Subito intonammo una bella rumba. Un'altra volta invece che feci un po' il bischero con lei fu al festival Nistoc dell'estate 2008. Ero appena rientrato dal mio lungo soggiorno spagnolo durante il quale avevo conosciuto Juanita. Fu per me una notte lisergica. A un certo punto mi dimenticai completamente di lei (che ai tempi mi portavo ovunque, anche al cesso), la gettai malamente sul prato fangoso (perché a Nistoc prima o dopo piove sempre...come a Woodstock) tra le tende e centinaia di bifolchi ubbriachi e vociferanti, per gettarmi in mezzo alla movida sotto il palco a danzare come un forsennato.
Avrei potuto riporla gentilmente da qualche parte. Invece l'abbandonai proprio lì in mezzo alla merda più putrescente per andare a spassarmela. Quando ormai la movida estrema era finita, tipo che quasi albeggiava, a girovagare rimanevamo soltanto io e il mio compagno di viaggio DR (fatta eccezione per un paio di zombi che continuavano a bere birra ininterrottamente da chissà quanti giorni, parlando ormai a sbiascichi di michiate sempre più colossali e molto poco interessanti). C'era troppo silenzio. Non sarà mica un festival questo!?! C'era bisogno di una bella rumba (camuna)! Solo allora, dopo ore dall'abbandono, mi ricordai dell'esistenza della dolce e temeraria Juanita (allora ancora molto giovane e inesperta, diciamo che quella fu una sorta di iniziazione per lei...), mia innamorata. La disperazione mi si dipinse istantaneamente sul volto.
Stavo già pensando a come avrei potuto suicidarmi senza sporcare in giro (anche perchè più di così...no!) quando mi venne la brillante idea di andarla a cercare in mezzo a quel delirio che dimorava un po' ovunque, fuori e dentro me.  Corsi su per giù per i prati melmosi (anzi, diciamo le cose come stanno... merdosi!), facendo lo slalom tra le tende, i cadaveri, le sboccate e tutta una serie di cose alquanto disgustose. La trovai poi proprio dove l'avevo abbandonata. Bella come il sole. Lustra nonostante stesse per essere inghiottita dalle sabbie mobili. Accanto a lei un ragazzo e una ragazza, forse due angeli, dormivano abbracciati, vestiti di bianco, in mezzo alla merda. Da allora non ci fu più pace per nessuno. La rumba svegliò tutti tant'è che dopo mesi, anche anni, mi capitò ancora, in giro per Brescia, di essere fermato per la strada da gente che mi diceva “Ma tu sei quello della rumba?”. Ho sempre risposto di sì e non mi hanno mai ammazzato. Quindi la rumba sotto sotto era piaciuta.
E poi in realtà non sono io quello delle rumba, è la Juanita quella della rumba.
Tutto questo per dire: BENTORNATA JUANITA!!!

Con Amore.

Carlones Kamal

lunedì 6 aprile 2015

SUPERMEGA PESCEDAPRILE IN DIFFERITA!!!


AH! AH! AH! AH! AH! AH! AH! Che ingenuità! ci siete cascati alla grande. E non siete i soli. Anche io.

Ma quando ti appare Sant'Obizio armato di chitarra e vestito da hippy biondo dei famosi adesivi vintage c'è poco da fare, non ti resta che continuare sulla retta via della musica folk. E lasciare lavorare chi è nato per lavorare.

PEACE & LOVE!!!

Kamal

mercoledì 1 aprile 2015

KAMAL VA IN PENSIONE



Ebbene sì. Per l'ennesima volta volto le spalle a tutto. Lascio da parte pure (e forse soprattutto) i miei “sogni di chansonnier”. Comunque sia chitarra, ukulele e voce verranno con me in trasferta. Chissà mai che ci scappi una qualche rumbita o un bel bluesettone paino quà e là... 
Tenendo conto che dopo un mio recente soggiorno di una decina di giorni in terra veneta una signora mia compaesana alla fermata della corriera mi ha chiesto dopo avermi sentito parlare: “Ma sei veneto?” (non che non mi fosse mai accaduto prima anzi... però normalmente ciò avveniva in Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Spagna, ecc... mica alla Scianica di Sellero...Va beh a me lei sembrava avesse un accento da milanese ma non le ho detto niente. Magari è milanese davvero anche perché andava (come me) a Sesto San Giovanni) non oso immaginare quale strambo accento potrei avere nei prossimi mesi.

Diciamoci la verità. Sono alla perenne ricerca di qualcosa/qualcuno (che chissà se mai troverò...) oppure sono in fuga. A volte se va bene sono pure in figa. Lascio momentaneamente da parte tutti i miei ideali eroici (quelli erotici li tengo, non si sa mai...) per andare verso l'ignoto di un paradiso naturalistico che chissà mai che sia un inferno per diversi altri aspetti. Ma magari non lo è...
Rimando ad un futuro indefinito eventuali progetti di case, orti, mogli, figli, cani, gatti, topi, tope (anzi no, quelle le voglio subito, please!), dischi nuovi, alberghi lussuosi, mignotte rigorosamente altoatesine e champagne a go go.
Provate a fermarmi se ne avete il coraggio e la creatività necessari. Offritemi in cambio soavi paradisi artificiali e colorati. Ne prenderò un po' per il viaggio... Comunque io un paio di idee ce le avrei di situazioni alternative che potrebbero farmi cambiare idea ovvero farmi rimanere tra i “civili” (invece di andare dagli “indiani apache” come sto per fare).
Una sarebbe quella che mi venisse proposto di fare da grupo (maschile kamalico di groupie) per nientepopodimenoche la figa più planetaria che ci sia che forse per me non è Elettra Wiedemann (la figa più planetaria secondo Mario Sigaretta, detto anche “il mandrillo delle Cròte”, noto guru-opinionista-degustatore di cocktailoni ultra-alternativi di Bienno, BS, Italy). L'altra me la sono dimenticata dall'emozione (l'emozione di questa...).

Ma torniamo a noi. Dunque Kamal lascia il folk, sto giro non per una banale partita a calcio balilla o per uno zingaraggio megagalattico Australasiatico di 2 anni e mezzo +convalescenza+recupero+baratro,... bensì, attenzione attenzione amici ascoltatori, per dedicarsi ad un'attività da lui più volte più o meno apertamente denigrata: IL LAVORO!!! Il lavoro a servizio del mero capitale (oppure a servizio delle cose che più contano nella vita, ovverosia crescere e moltiplicarsi, in altre parole mangiare e trombare). Non c'è più religione. Dio è proprio morto sto giro. Tanto resusciterà tra qualche giorno quindi don't worry, be happy!!!

Kamal, detto anche semplicemente dai cristiani il Carlones oppure il Carlazzi, torna così nei panni del sig. Carlo Bonomelli (nato a... il....ecc...ecc...ecc...professione sturacessi...) e si trasferisce alle Isole Tremiti a sgobbare come un negro padano lumbardo (sembra il nome di un formaggio affumicato...). Mica in Svizzera. Mica in Germania. Mica in Australia (già fatto...), mica a Londra, mica a Berlino, mica a Brescia, mica a Milano, mica a Nuova Yorke... in Terronia!!!

Il sopralluogo l'ho già fatto (torno a scrivere in prima persona perché se no mi smonto la testa) e devo dire che è un luogo veramente, perdonate il mariosigarettismo vulgaris cammunorum... PASSESCO!!! è uno di quei posti che se ci stai sei mesi magari voli fuori ma hai ancora speranze di essere recuperato. Se poi eri già volato fuori prima di arrivarci perché avevi fatto delle storie strane tipo un mix di psichedelia, rocchenroll, bobmarleismo, zingarate anarco-paìne,concerti dei Derozer, abuso di Ramones, ascolto di gruppi tipo gong, overdosi di rumba flamenca e chi più ne ha più ne metta (e/o se hai già vissuto su di un'isola tipo la Kangaroo Island, South Australia, per almeno 6 mesi...oppure in una remota comunità di tossici in mezzo alla brulla campagna spagnola oppure ancora hai convissuto con degli aborigeni australiani per diversi mesi uscendone intatto ) non ti dovresti nemmeno accorgere di essere su un'isoletta del cazzo anche perché il mare è una figata, ci sono fiori, pinete, le isole poi sono 4 (o 5?), ci aveva pure una villa Lucio Dalla, magari tra un po' ci arrivano pure un po' di belle brogne in topless. Che vuoi di più. Se invece ti vuoi fare solo un giretto e magari fermarti qualche giorno puoi anche essere una persona normale (“ma l'impresa eccezionale dammi retta, è di essere normale”). Potreste anche venire a trovarmi eh... se amate la pace, avete bisogno di staccare un po' dal solito tran tran, vi piacciono le acque cristalline, i fiori, le pinete, le piante grasse, Kamal che pulisce i cessi, la cucina non troppo tirolese, ecc... (immaginate, chiaroveggete!) questa è la vostra meta turistica ideale. A me per esempio piace l'utero. Va bene anche nel caso sia un po' sifilitico. Se ce l'avete portatevelo appresso. Chissà mai che ci scappi qualcosa di interessante.

Eh sì lo so. Ultimamente sono un po' monotematico. Anzi, a dir la verità sono mona-tematico. Penso sempre a quella. Non solo ne penso ma ne scrivo, ne parlo, ne sogno. L'arcano è subito svelato. È da un bel po' che non la vedo. Tutto qui. Banale? Banale sto cazzo!
Comunque per diverso tempo non l'ho nemmeno più sognata, pensata né bramata pur non essendo diventando “ricchiò”. Ora però i bollori primaverili iniziano a farsi sentire ed oltretutto le ragazze iniziano piano piano a scostumarsi. Tutto ciò è molto bello. Molto fecondo, molto pasquale. Fa venire voglia di vivere. Di amare.

Rimanendo sul tema della fica già che ci siamo, dato che sto per lasciare la mia amata (e talvolta, ultimamente spessissimo e ultravolentieri odiata) Valle Camonica ancora una volta, vorrei pronunciarmi riguardo alla qualità della fica (che a mio avviso è direttamente proporzionale alla qualità della vita) camuna. Non della fica intesa come organo riproduttivo a sé stante. Intendo la donna, la femmina, Dio. In Valle la qualità è piuttosto alta. E c'è un'alta percentuale di fighe. Che poi se la tirino troppo o troppo poco sono altri discorsi che non ci interessano. Del resto la Valle Camonica è una vera e propria FIGA, da cui quando ci esci ci vorresti rientrare (magari non subito però prima o poi...), quando ci sei dentro ne vorresti uscire ma fai una fatica boia. Il top è fare su e giù. Avanti e indietro. Dentro e fuori. Andare e venire. Così viene anche lei e il mondo diventa più bello. L'amore trionfa su tutto. Anche sul decoro.
Il problema è che ultimamente le fighe e non solo, l'umanità tutta, si sta abbruttendo un po' ovunque (mica solo in valle né...). Ciò credo sia dovuto principalmente a due cause. Le terribili SS del mondo contemporaneo. Quelle che da un leggendario ex tossico camuno in un documentario televisivo sito all'interno di un mio sogno lucido di quasi un anno fa furono definite con grande nostalgia di epoche più romantiche (se pur autodistruttive) “La rovina dell'umanità. Noi ci facevamo di eroina. Era molto più sana...”. Di cosa sto parlando? Smartphone e Spritz. Chiuso Milano. Torniamo in provincia di Foggia.

Parto come sguattero, poi chissà mai che non diventi padrone di una o più isole e cambi i nomi in qualcosa tipo: Mantelera Sud, Berzo Ultra-Inferiore, New South Corniolo, Porcari Adriatica,... forse con sta storia di Porcari ho rotto un po' il cazzo. Che ci posso fare? Ormai questa località esotica è entrata a tutti gli effetti a far parte del Mio Immaginario Collettivo©  tanto che uno dei miei attuali sogni erotici più ricorrenti è quello di praticare un gustosissimo cunnilingus ad una giovane e supermega-avvenente abitante di Porcari e non importa che sia porca. Lei no. In questo caso mi basto io.

E per quanto riguarda il cantautorato? Beh giudicando dalla mia nuova pettinatura in perfetto stile calciatore neonazista austriaco sento di essermi un po' spogliato del classico abito artistico-cantautorale. Magari tornerà l'ispirazione magari no. In realtà ho recentemente scritto una canzone d'amore per una divinità superfemmina comparsami di recente. Ma per ora la tengo per me.
Comunque sia, anche se vado in giro coi capelli corti, abbigliamento casual ma non troppo e portamento paramilitare chi è “nel giro” (o lo è stato) del fricchettonismo o giù di lì mi sgama subito. Quindi l'abito in questo caso non fa il monaco. Il vantaggio è però quello che chi non è “nel giro” non ti addita come un puzzone caelù comunista drogàt de merda. Ti rispettano più facilmente e ti danno pure del lei. E poi i capelli corti sono più semplici da tenere, nella barba ci si annidano le larve e il sapone non è che faccia poi così schifo. Una lavata alle ascelle ogni tanto non fa male, anzi,...rinfresca!
Certamente ha il suo fascino anche essere dei puzzoni zinzulusi (soprattutto se sei realmente così, non ti stai travestendo) ma spesso è così scomodo in un mondo come il nostro. Secondo me ai tempi d'oggi spesso e volentieri i fricchettoni “veri” (so che sono discorsi del cazzo ma ci sono caduto e mò come ci esco?) sono esteticamente un po' più sobri. Giusto per non finire sul rogo prima di aver combinato qualcosa di concreto. Non è sempre vero ma spesso è così. 
Va beh... chissenefrega direi di tutto ciò.... l'importante è che si suoni col culo, non con la testa!!!

Ora lasciatemi da solo (“parla lui che è da due ore che c'imbastisce la capa di boiate” dice uno gnomo che passa di là) a godermi questi ultimi giorni della mia primavera camuna 2015 ascoltando il nuovo super LP di quella magica donna spaziale che è Elli de Mon, che purtroppo non posso portare con me laggiù nelle Puglie (il disco intendo, non la ragazza, anche se ad essere sincero e spudorato mi ci porterei volentieri sia lei che il suo disco, ma dubito fortemente di poterlo fare...). Mi toccherà scaricarlo pure in formato digitale cosicchè possa venire con me occupando poco spazio fisico ma un'immensità a livello sensoriale-emotivo-spirituale. E dovrò pure ascoltarlo ogni tanto no? Un po' di quello che ci vuole, suvvia, va bene fare gli eremiti e sgobbare come negri schiavizzati dai terrusi ma fino a un certo punto.

Ora ne ho pieni i maroni di scrivere. Venitemi a trovare se ne avete voglia.

Non vincerò mai un premio nobel però il premio “Boca Daerta de la Mantelèra” un giorno sarà mio con tantissimi miliardi che investirò in progetti umanitari e ambientali, sesso, droga e rocchenroll.

Come tutti del resto.

Vi lascio con una canzone struggente. Una qualsiasi, fate voi, basta che vi si struggano le budella mentre cantate. Mi allontano come quell'hippy biondo chitarroso di quei bellissimi adesivi vintage.

Esco a comprare le sigarette... ci sarà pure un tabacchino da qualche parte su sta cazzo di isola...

PEACE, LOVE AND AL LAVORO KAMALLO!!!!


Carlo


PS Speriamo che laggiù io abbia qualcosa di meglio da fare nel tempo libero piuttosto che continuare a scrivere stronzate su sto fottutissimo blogghemmerda.

PPSS Eventuali concerti futuri di cui vi avevo accennato vanno in mona.O meglio suonerà qualcun altro al posto mio.

PPPSSS Pensate che è un pesce d'aprile? non è così. Ingenui.

lunedì 23 marzo 2015

ERAVAMO UN PAESE DI POETI, SANTI, NAVIGATORI E PORCELLE BASSOATESINE


Per la prima volta da quando ho aperto sto cazzo di sito/blog de merda, fatta eccezione per quelle volte che finsi di scrivere dalla Grossa Zinzulusa di Castro Marina (LE) e voi ci avevate creduto, sono lieto di annunciarvi che non scrivo dalla Valle Camonica (era ora...) ma bensì da un altro luogo che eviterò di nominare per motivi di privacy e per salvarmi dall'assedio di eventuali passere d'assalto non desiderate (per capire se siete desiderate scrivetemi un messaggio in privato) ma che potrete se avete qualche nozione geografica/dote di chiaroveggenza localizzare a grandi linee leggendo questo post. La cosa più eclatante è che a Porcari (LU), nonostante le floride aspettative, non v'era traccia di porche. Qua invece ci sono eccome... Multietniche, multiculturali, di varie stazze, tutte comunque pienotte... non ci credete? Volete che ve lo dimostri? Ecco le prove! Testimonianza fotografica...

Più porche de queste si muore. Porca troia. Nel vero senso della parola. Non nel senso che si muore ma nel senso porca troia.
A parte le porche, quelle così basse, laide e volgari, ci sono pure dei santuari non troppo distanti da qui dove si possono incontrare delle vere e proprie dee.
Inoltre questa è su per giù la patria di un'altra vera e propria divinità. Conosciuto anche come (perdonate il dialettismo, ma qua si parla di roba sacra, mica patatine...) Dio Can, mi riferisco ovviamente al compianto (ma tutt'ora onnipresente...) Pecorino da Vienna (attenzione ai tranelli, documentatevi prima di sparare minchiate...).

Ma una cosa è certa. Sono ancora un cantautore. Abbestia pure. Forse un cantautore di merda ma un cantautore. Più che mai. La primavera ha portato una bella ventata di aria fresca. Sono uscito dall'annichilimento senza scopo (in tutti i sensi... ma allora forse non ci sono ancora uscito del tutto... mah...) che mi stava devastando negli ultimi mesi, anzi vi dico la verità, negli ultimi anni. Sono tornato ad essere un ebreo. Nel senso di colui che vaga eternamente alla ricerca di una Terra Promessa e che continua ad attendere un Messia che chissà mai se arriverà. Ho smesso di farlo solo a livello interiore. Ho ricominciato ad alzare il culo e muovermi in avanscoperta. Fino a prova contraria ho delle membra e in qualche modo dovrò pure usarle.

Non so che cazzo di conclusioni voglio trarre. Forse che si ricomincia a vivere?

Finalmente! Porca troia. Nel vero senso della parola.

lunedì 16 marzo 2015

LE LEGGENDARIE PORCHE DI PORCARI NON ESISTONO!


A parte che non sono poi passato sto giro al Veleno contest in quel di Porcari (e fin qui direi chissenefrega, è passata gente più affiatata e meritevole...), ma la cosa più drammatica, ahimè, è che a Porcari non c'erano le porche e come se non bastasse mi è stato esplicitamente sconsigliato di andare in cerca di porche in zona Lucca e dintorni, perché a quanto pare non ce ne sarebbero. Non è che io ci creda molto però a questa cosa. Grazie a Dio di porche ce ne sono un po' ovunque, solo che purtroppo ultimamente non capitano mai sui sentieri da me battuti. Oppure ci sono ma non le vedo. Sono un po' fuori dal giro. Mi sono ritirato un po' troppo nel mio guscio negli ultimi periodi. Ma la primavera bussa ormai alle porte e io non vedo l'ora di conoscere nuove fiche, possibilmente pienotte ed avvenenti. Perché non di solo pane vive l'uomo.
Tornando a Porcari... diciamo che ho fatto un po' cacare. Non avevo tanta voglia di suonare quella sera. Avevo voglia di bere un paio di birre e farmi una bella cannellata ma ho bevuto più di un paio di birre, suonato alla cazzo di cane (con una scaletta allegra come un obitorio sovietico) e nemmeno sfiorato un pelo di fica. Però mi sono divertito. Non mi sentivo un cantautore ma bensì un paino qualunque, anche grazie alla mia nuova sgargiante pettinatura molto poco artistica e molto tanto tamarra. Ma è di ciò che ho bisogno attualmente per uscire totalmente dalla crisi.

Oltre a questi fatti, sono stato ingaggiato per suonare alla festa di Sant'Obizio a Niardo (il prossimo 2 maggio, con un mio e altrui nuovo progetto musicale) di spalla al leggendario Charlie Cinelli. Avevo quasi giurato di non suonare mai più in Valle Camonica ma proprio quando inizia a non fregarmene un cazzo di una cosa vengo richiesto. Non vado a cercare date ma se mi chiamano non dico di no. Vedrò di prendermi una bella pausa musicale almeno fino a quel momento. Sono convenuto al fatto che inseguire il successo è tempo buttato nel cesso (tipo inseguire il successo sul cesso). Anni fa ambivo a diventare famoso, non so bene perché, se per godere qualche minuto del mio ego estremamente ingigantito oppure semplicemente perché ipnotizzato da sogni americaneggianti colmi di mignotte e droghe di ogni tipo. Ora penso che non serve essere famosi per drogarsi e andare a puttane. Lo fa chiunque comunque. Anzi forse se non sei famoso è meglio. Meno menate. Eppoi non a caso i più grandi artisti della storia della musica leggera (in particolare del rock'n'roll) erano strafatti e forse è proprio per questo che avevano successo. Perché se ne sbattevano il cazzo del successo, pensavano solo al sesso, alla droga e al rocchenrollo. Tanti sono morti giovani e probabilmente se fossero ancora vivi non si ricorderebbero più una fava di quando erano degli artisti di successo. Erano strafatti prima, dopo e durante il successo discografico.

Diciamo che attualmente ho altre priorità. Lasciare la Valle Camonica (e magari tornarci di tanto in tanto che ne so proprio a suonare) è la prima. La musica (se c'è) deve andare da sé. La voglio spontanea. Voglio suonare quando ho voglia veramente di farlo. Se poi dovesse arrivare del successo magari lo cavalcherò pure, ma non sono più qui ad aspettarlo. Non voglio inseguire un bel niente. Semmai farmi inseguire dalle fichette come i Beatles nel famoso cartone animato (e probabilmente anche nella realtà). Ma anche no. Comunque sono qui a scrivere cose da umile ma in realtà se fossi veramente umile non terrei nemmeno un blog in cui millanto di essere un cantautore di successo. Perché alla fine che cazzo ve ne frega a voi di me? Spero non troppo. So che sono libero di smettere quando voglio, ma è un po' come un discorso di un tossico. Posso smettere di farmi quando voglio, però adesso ho bisogno di farmi. Io ogni tanto ho bisogno di scrivere minchiate su questo blog, anche solo per me stesso. Però diventano minchiate di pubblico dominio, ma in questo mondo pieno di minchiate non credo ci si faccia molto caso. Questa cosa mi fa sentire parte di qualcosa di grande. È una magra consolazione, ma è qualcosa. Quindi d'ora in poi prendete il mio blog come una sorta di mia autoanalisi psicoterapeutica. Oppure mandatemi affanculo che è meglio!

In chiusura volevo ricordare un grande artista che se ne è andato qualche giorno fa (venerdì 13 marzo) alla veneranda età di 77 anni (contando il tipo che era non sono di certo pochi...), tra l'altro avrebbe dovuto suonare a Milano a novembre, ma il tour purtroppo saltò. Daevid Allen, tra i fondatori dei Soft Machine, leader carismatico dei Gong, grandissimo anche come cantautore solista. Non sono molto portato per le commemorazioni ma in questo caso (dato che oggi non ciò un cazzo da fà) mi piacerebbe chiudere questo post con un suo pezzo (dei gloriosi tempi dei Gong). R.I.P. Daevid!

Per il resto... A presto!

Capitan Kamallo

domenica 8 marzo 2015

RESUSCITA DAGLI INFERI E SI RITROVA A PORCARI


Ebbene sono ancora vivo. Dopo (o meglio, durante) l'ultimo concerto (annunciato come l'ultimo concerto di Kamal il cantautore in Valle Camonica) al T.Monk di Pisogne il 27/02/2015 mi son preso un'influenza che, anche se a livello fisico non è stata poi così incredibile, la potrei paragonare a un vero e proprio terremoto interiore. È stato qualcosa che mi ha scosso del tutto. Non ne sono ancora uscito completamente, infatti stasera avrei dovuto suonare al CS 28 maggio di Rovato e invece ho dato buca. Sono ancora troppo debole per cantare con passione. E senza passione non ho più voglia di cantare. Non ho più voglia di fare un cazzo senza passione, infatti sto facendo poco o nulla. 
Ho sperperato tutte le mie energie a combattere contro demoni orripilanti e non sono certo di avere vinto. Forse mi sono solo arreso a loro. Li ho accettati come parte della (mia) natura. 
Quest'influenza ha spazzato via tutto. È stato un po' come prendersi un acido potentissimo (purtroppo senza le gioie che certe esperienze estatiche ti regalano), di quelli che ti cambiano completamente la chimica e quando scendono ti accorgi di essere una persona molto diversa da prima. Il mio non so se è sceso del tutto... comunque sia mi ha letteralmente devastato. È stato decisamente un bad trip. Mi ha fatto tornare fortissimi dubbi sulla mia carriera cantautorale.

Comunque sia martedì 10 marzo se avrò le palle mi recherò in un paese dal nome molto “funny”: Porcari (provincia di Lucca) per il secondo turno del veleno contest. Ci provo. Magari ritrovo la verve. Magari vinco e mi passa tutto ste alone di grigiore. Magari trovo la mia donna ideale. Magari è una porca di Porcari.
Vado. Vedo che succede. Poi casomai torno. Torno dove?
Se qualcuna/o di voi fosse interessata/o a patecipare alla serata ci vediamo al Chicago Blues di Porcari alle ore 22, martedì sera mi raccomando.
Pace, Amore e Porcari.

sabato 7 febbraio 2015

KAMAL CONQUISTA LECCE...LECCO...LUCCA....o quello che è...


Contro ogni previsione, pure quelle meteorologiche che davano neve e invece pioveva solo leggermente, in data 4 febbraio 2015 il sottoscritto Carlones Kamal da Zinzulunsenburg (Repubblica antidemocratica di Mantelera Est), terzino sinistro della nazionale cantanti e mignotte altoatesine di calcio infangato, ha letteralmente conquistato la clientela del “Ciulami Alfredo” nella città italo-toscana di Lucca con le sue ballate a tratti struggenti, a tratti arrapanti, a tratti snervanti.
Ha quindi passato (continuo a scrivere in terza persona così mi gaso un po'...) il primo turno del Veleno contest. Accompagnato solamente da Elettra W. (nome ispirato da Elettra Wiedemann, che secondo il maestro spirituale Mario Sigaretta è “la figa più planetaria che ci sia”) la sua chitarra elettro-classica più volte ingiustamente trascurata, sottovalutata, relegata in qualche angolo a prender polvere (infatti ha rischiato di diventare cocainomane), oggi nobilitata, coccolata e riportata in auge (non sarà mitica come la Juanita ma è sicuramente meno zinzulusa e più adatta a palchi di un certo spessore), il Kamal ha fatto la sua porca figura seppur affetto da un terrificante mal di gola, leggermente alticcio e tecnicamente molto al di sotto delle altre band che gareggiavano. Il top (dice lui) sarebbe avere a disposizione un'orchestra. Vorrei (ora vi parlo in prima persona perché mi sono rotto il cazzo...) un'orchestra costituita da personaggi di un certo spessore. Dovrebbero essere degli ex nerd tutti diplomati al conservatorio con il massimo dei voti, che un giorno si sono presi un acido potentissimo (scambiandolo per un normale fracobollo da aggiungere alla loro pallosissima collezione) e si sono ritrovati completamente al di là del bene e del male e di tutte le cose visibili e invisibili. Dopo un periodo di fricchettonismo estremo nelle foreste della Lucania decidono di fare ritorno (non prima di aver fondato "Via Fratelli Grimm" a Matera) alla “civiltà” tornando alla musica “socialmente accettabile, più o meno...” mixando abilmente le loro conoscenze tecniche-scolastico-razionali (quelle di cui io ho un grosso deficit) con quelle intuitive e soprasensibili sviluppate nel periodo psichedelico (essenziali per poter trovare un terreno comune col sottoscritto). Gente che poi magari quando io ho finito la mia parte di concerto, va avanti a suonare sinfonie “volate fuori” mentre io vado a tirare le storie alle bariste, compilare la SIAE (ma anche no...) e riscuotere il cachet investendolo immediatamente in paradisi artificiali e colorati.
Ma a parte questo, al momento me la sto cavando abbastanza bene anche da solo con la chitarra e poi comunque una nuova band è nata sul mio fronte anche se direi che apparteniamo tutti (o quasi) alla categoria dei “volati fuori assolutamente non accademici”.
Tornerò quindi presto a Lucca a sparare altre quattro bischerate al microfono accompagnandomi con qualche banalissimo accordo di chitarra (a volte anche più di tre nonostante io abbia trascorso parecchie primavere eiaculando sulla discografia dei Ramones) , tutto ciò però fatto con grande passione.
Mercoledì (11 febbraio) sarò pure ospite (telefonico) della radio lucchese Qui Radio (www.quiradio.it) per un'intervista, dalle 14 alle 15:30. Se non avete niente di meglio da fare, o anche se l'avete (tanto la radio la potete ascoltare anche mentre fate all'amore...), se vi va ascoltate se no non ascoltate, sapete a me che cazzo me ne fotte... (e allora cosa lo scrivi a fare, picio!?!).
A parte tutte queste minchiate che vi ho detto, ho un casino di idee (e di materiale) per un mio ipotetico nuovo disco. A parte anche questa ultima minchiata stratosferica, vi lascio con una canzonetta di un grande maestro della canzone d'autore italiana. Qualcosa in cui mi ci ritrovo molto.
Buon ascolto e a presto!


PS e comunque anche se loro sono mostri sacri, adesso è il nostro turno.

giovedì 22 gennaio 2015

CARLONES KAMAL IS (QUASI) BACK!!!


Era da mesi che mi tormentavo sul fatto se pubblicare o meno due brani che registrai la scorsa primavera, agli albori della mia grossa crisi esistenziale dalla quale sto cercando di riemergere. Oggi la mia fantasia mi ha suggerito di pubblicare questo “singolo” (lato A e B virtuali), perché in fin dei conti mi piace. Ne vado fiero, porca puttana. Mi sono sentito indegno per mesi e mesi, avendo quasi vergogna di continuare a portare avanti questo percorso. Non dico di essermi ripreso totalmente, però l'intenzione c'è. Devo apportare parecchie modifiche un po' a tutto per starci dentro ma sono pronto. O per lo meno quasi. Come già detto, l'intenzione c'è ed è già qualcosa...
Quindi è con grande gioia che vi presento la mia ultima piccola pubblicazione (qualche “pirata” avrà sicuramente già fatto girare i pezzi in questione in certe oscure cerchie di folkofili...):
LA PILLOLA ANTICRISI (lato A) – NINNA NANNA DELLE FATE (lato B) ascoltabile gratuitamente (e scaricabile quasi gratuitamente) a questo link: http://kamalikus.bandcamp.com/album/la-pillola-anticrisi.
Oltre a questo e al fatto che sto portando avanti anche un progetto musicale parallelo e parzialmente complementare volevo informarvi che il 4 febbraio farò ritorno sui palchi. Lo farò a Lucca all'Osteria Amami Alfredo (lo so che è un nome del cazzo ma che ci posso fare io?) in occasione delle eliminatorie di un concorso denominato Veleno Contest ( http://www.lecanard.it/velenocontest/ ), se vi va mandatemi un po' di energia positiva, se invece non vi va mandatemi pure affanculo. Oppure venite a sentirmi, ad incitarmi, insultarmi. Ragazze venite e basta.
Con questo per il momento vi ho detto tutto. Torno nell'oscurità ancora per qualche giorno. A presto e buon ascolto!


Carlones Kamal (notare che sono tornato Carlones...)