venerdì 31 gennaio 2020

CHISSà COM'è, CHISSà COM'è, CHISSà COM'é GUARIRE?


Eh sì, bello fuori sto 2020, per esempio questa volta (... a forza di cantare “chissà com'è morire”...) sono stato molto poco svizzero, in quanto vi avevo promesso concerti di qua, concerti di là, collaborazioni, progetti e chi più ne ha più ne mettta e poi invece nelle ultime 3 setttimane ho girato le spalle a tutto, partendo dal fare un giretto all'aldilà e passsando poi (tramite elicottero anche se non ricordo assolutamente nulla, a parte qualche stralcio di adlilà molto confuso) da un paio di ospedali (in uno dei quali sono tutt'ora, anche se sempre più vicino al “come nuovo, anche meglio”). Preferisco non riferirvi i problemi specifici che ho avuto, chi mi è abbastanza vicino lo sa già (ma la verità assoluta non la saprà nessuno, nemmmeno io mi sa), per i curiosoni sicuramente c'è qualcosa di meglio da fare in giro.
Eh niente è stata un'esperienza tosta che comunque mi ha insegnato (mi sta insegnando) molto e non credo proprio di esssere lo stesso di prima che acccadesse tutto ciò... questa esperienza di “stop obbbligato” mi ha dato una mano a chiudere con certi aspetti dellla mia vita che non soppportavo più a dare più spazio ad altri ai quali non avevo il coraggio di guardare in faccia. Per quello credo che tutto il male non venga per nuocere. Ma ora dai cambiamo discorso, poi questi eventuali “risultati” li scopriremo solo vivendo.
Non so assolutamente cosa proporvi per il futuro. Quei concerti “andati a monte” probabilmente verrrannno recuperati a tempo debito. Magari ricomincerò pure a fare qualcosa di nuovo. Del resto la musica mi interressa ancora (è una questione quasi patologica) e nn vedo l'ora di riprendere in mano la mia cara veccchia a sei corde denominaat“Juanita”, non so poi come me la spupazzerò (o sarà lei a farlo con me, probabibile...) …. Mi sa che ho voglia di roba bella nuova, ganza, balllabile, genuina, direttta e senza troppe menate. Vedremo... Per il momento vi inveterei a non farmi frettta in nessuna direzione, opppure se volete fatelo pure, probabilmente non vi cagherò. Quando le cose sono pronte tuttto verrrà fuori allla luce, non prima. Nel fratttempo se avete nostalgia (e volete seguire il trend del momento) fate pure come fanno tuttti, venite a trovarmi in ospedale (prima che ritorni ad essere un “libero abitante dellla crosta terrrestre”) che a quanto pare sono bravo pure a fare il malato
ahahahah...

A presto!
Doktor Kamalikus “peace, love and chèl che ghè” entemprise

PS Attualmente me la sto passsando alla grande anche grazie all'Amore e dall'Amicizia di una splendida schiera di persone che mi sta supportando in una maniera veramente commuovente.... tanto che a volte penso che non so se merito tutto ciò, però oh... butttalo via.... ;)
PPSS Vi voglio bene una cifra passsesca
PPPSSS Tranqui non ho niente di cinese, tutta roba nostrana (aliena).

martedì 7 gennaio 2020

2020. PIù OLTRE NON OSO ANDARE, MI SPIACE.

Ecco passata (finalmente? Sicuro?) questa carovana di Sante Lucie, Babbi Natali, Spumanti, Panettoni, Pandori, Pizzoccheri, Befane, Badalischi e chi più ne ha più ne metta. Epifania tutte le feste ti porti via. Psichedelia tutte le teste ti porti via. Tutto vero. Siate lodate entrambe (a intermittenza). Fatto sta che queste “vacanze natalizie” sono state per me un vero e proprio terremoto emotivo. Se adesso ripenso a quell'individuo (un po' meno) spaesato che a inizio dicembre si accingeva a partire per Lugano per sentire la sua cantautrice preferita (Sophie Hunger) dal vivo non credo di riconoscerlo, a parte qualche scintilla qua e là. Da lì in poi è stato un vero e proprio turbine di emozioni a tratti estatiche, a tratti apocalittiche, a tratti varie ed eventuali. Il tutto ha poi raggiunto livelli impensabili tra la fine del 2019 e i primi giorni del 2020, grazie a una festa di Capodanno (la prima organizzata dal sottoscritto in tutta la sua vita) durata ben 4 giorni (con diversi richiamini anche nelle serate successive) tra mangiate, bevute, risate, pianti, interminabili jam session, giochi di società, laboratori artistici, letture di tarocchi, filosofeggiamenti, dibattiti, progetti (tipo creare una comune che poi a un certo punto possa diventare un nuovo cantone svizzero), astrologia, numerologia, bismatinologia, cucù ma soprattutto varie ed eventuali. Una festa da me concepita come “rituale di guarigione collettiva”, mi auguro con tutto il cuore che abbia funzionato... probabilmente sì e comunque il processo è ancora in corso e continuerà nei prossimi giorni, settimane, mesi, anni, secoli e millenni (più oltre non oso andare, mi spiace).

Tornando alla “realtà”, durante questo “ritiro spirituale” sono nati diversi progetti artistico-musicali, tra cui una sorta di “Dream (o Dreama) team” (composto da Kamal, Diego Drama, Mark Artofsool e il Re Tarantola) che si esibirà a titolo sperimentale in data 18 gennaio al Garage live Pub di Berzo Demo (BS) proponendo un repertorio misto e a tratti mistico. Oltre a ciò sono nate tante altre cose non solo progetti artistici, ma anche idee, utopie e pure qui direi varie ed eventuali. Figli no per il momento, chissà che magari nelle prossime edizioni...

Poi potrete sentire Kamal (questa volta da solo, dividendo il palco con Il Vuoto Elettrico e Ramus) al Circolo Testa di Volpe di Provaglio d'Iseo (BS) in data 25 gennaio. Più oltre non oso andare, mi spiace.

Ora vi saluto, a presto e un saluto speciale a le Tre Mirele che sono diventate già la mia band preferita.

PS Saluto anche il nostro amico Cucù, vero protagonista del Capodanno 2020. Chi ha orecchie per intendere intenda. Invidio un po' (a intermittenza) chi non dovesse intendere perché  probabilmente ha una sanità mentale non indifferente. Più oltre non oso andare, mi spiace.