giovedì 14 aprile 2016

IMPARA L'ARTE...E METTITELA DA QUALCHE PARTE...


Ieri ho avuto una rivelazione. Saranno forse una sfilza di banalità o insulsaggini ma ho deciso di condividerle con voi, con noi, con tutti. Qualcuno, da qualche parte, mi ha suggerito il Codice Etico dell'Arte, costituito da sette comandamenti (più alcuni segreti solo per iniziati, ma non ve ne parlerò in questa sede). Mi è stato appunto intimato di diffonderlo. Non è roba mia, l'ho solo captato e trascritto. O meglio, è roba mia, come è roba di tutti (di chi la vuole). Del resto viviamo in un mondo in cui c'è gente che paga per fare corsi di creatività o legge libri del tipo “tira fuori l'artista che è in te” come se la creatività non fosse una (miserabile) condizione ma bensì una cosa che si può imparare a scuola. I grandi maestri si rivoltano nelle tombe come pure tutti coloro che ci vivono attualmente nell'Arte, che si fanno venire l'ulcera e il cristodio pur di svolgere questa sacra missione anche e soprattutto in ambienti estremamente ostili. C'è chi ci vive e chi ci muore. Portiamo rispetto all'Arte.
Ma ora veniamo al dunque, liberi di seguire questa “dottrina” o di “imparare l'arte e mettervela da qualche parte” eccovi finalmente il

CODICE ETICO DELL'ARTE (2016 dC):

I) Si attinge dal buio ma si lavora alla luce.
II) Non si scappa. Da sé stessi non si scappa.
III) Non avere paura. Se hai dei mostri, vogliamo vederli!
IV) Quello che ti manca... lo crei!
V) Quello che hai già... lo usi!
VI) Lo fai per gli altri e gli altri lo fanno per te. Ricordati che tu e gli altri siete la stessa cosa.
VII) Non puoi pensare di superare il tuo ego se prima non ti ci immergi e ci sguazzi.

Detto questo... non credo ci sia nulla da aggiungere a riguardo.

Chi ha orecchie per intendere intenda. Per chi non intende ci sono i manuali tipo come diventare un genio (quello che lesse pure Leonardo da Vinci...). Per chi intende ancora di più... non è sicuramente qui a leggere, ha di meglio da fare!

Non fidatevi troppo mi raccomando. Dietro quella patina di sedicente cantautore rocchettaro e bloggher de merda che dice di avere mistiche (ma misticazzi!) rivelazioni c'è un trentatreene fallito che vive ancora coi genitori in un paese che gli fa rivoltare lo stomaco, ogni tanto scappa poi ritorna con la coda tra le gambe, non sa più dove cazzo andare a sbattere la testa e ne ha pieni i coglioni di tutto o quasi. Se cercate gente illuminata, alla larga! Qui siamo ai confini della psichiatria...

Comunque sia, baci

CarloCarloCarlones

P.S. Controllate la pagina dei concerti. C'è qualche novità. Grazie a Dio.

domenica 3 aprile 2016

PACE AMORE VINILI E TANTE BELLE COSE


Tra tutte queste stronzate del nome mi ero completamente dimenticato delle cose veramente importanti! Comunque sia meglio tardi che mai! Vi avviso col presente post che è finalmente uscito su vinile colorato 45 giri il singolo che 
doveva essere (e per qualcuno sarà pure stato) il singolone dell'estate 2015 ma che più probabilmente lo sarà di quella 2016 (appunto grazie a questa nuova veste). Per averlo non esitate a contattarmi all'indirizzo e-mail kamalikus@gmail.com oppure telefonicamente al 3355310025. Altra opzione è venire ai concerti.
Bello da vedere, piacevole da ascoltare. Se lo desideri, non esitare!
YEAH!!!

Carlones

venerdì 1 aprile 2016

KAMALIKUS IN EXCELSIUS DEI


Approfitto del fatto che sia il primo Aprile per scrivere queste cose, cosicché ne caso che poi mi venga in mente di ritirarle avrei una scusa plausibile socialmente accettata per poterlo fare.
Questa notte mentre dormivo mi ha fatto visita lo spirito di Kamal e mi ha detto “Oh Carlones o Carlo Bonomelli, come cazzo ti chiami, ricordati che io son parte di te, non puoi far finta che io non esista, se no io divento il diavolo e ti mangio... et capìt?”. In effetti credo proprio che abbia ragione. Sotto sotto nel mio intimo io non sono né Kamal né Carlo né Carlones né Jammario (come qualcuno mi chiama...) , sono e basta. Da quando ho “ucciso” Kamal sembra quasi che sul palco io sia diventato Carlo Bonomelli e nella vita privata.... Kamal! Pota... da qualche parte salta sempre fuori, non puoi far finta che non esiste, Carlones Kamal mi appartiene tanto quanto mi appartiene Carlo Bonomelli. Ho una doppia (ma non solo, tripla, quadrupla, infinitupla) personalità e non mi vergogno più a dirlo. Sono fatto così. Per fortuna esiste l'Arte. Se no volendo c'è anche la psichiatria...
Con questo voglio dirvi che la Kamalikus records (neonata etichetta virtuale d'ispirazione altoatesina) è stata lieta di produrre dischi di Kamal, di Carlones Kamal e pure di Carlo Bonomelli e sarà altrettanto lieta di produrre di tutto e di più, pure prodotti tipici come miele, formaggio e grappa. Se vi (e mi) ha creato spaesamento sappiate che era nel suo intento.
Morale della favola...ognuno mi chiami pure come cazzo gli pare. Amo essere chiamato con diversi nomi, tanto l'anima è una (a volte.... ahahah!). A volte parlando con me stesso mi chiamo Carlo, altre volte Kamal (anche se poi dico che voglio essere chiamato Carlo).
Carlones Kamal & The Carlocarlo's è il nome di band più figo che possa esistere. Carlo Bonomelli per la legge degli uomini, Carlones Kamal per la legge degli dei. O viceversa.

A parte tutte ste strunzate, questa sera su Teleboario (oppure online su
http://www.teleboario.it/programmi/dillo-a-beppe/ puntata N°531) mi potrete vedere (ma meglio vedermi dal vivo perché davanti ai riflettori faccio cagare il cazzo...) in una collaborazione che ho fatto con Beppe Rota e in una piccola intervista dove a quanto ricordo ho sparato solo un paio di cazzate, non di più. Meglio vedermi dal vivo, che ne sparo a raffica.
Gesù è risorto ma non è che deve tirarsela poi molto. Se pure Kamal è risorto, allora chiunque lo può fare. Gesù, non ci inganni più.
Amen

Carlo Carlones Kamal Bonomelli ecc... ecc... ecc...