giovedì 27 novembre 2014

LA VIA DELL'AUTORECENSIONE COMINCIA A MOZZICONARMI LE PALLE


Innanzitutto vorrei scusarmi con Jimmy Damasi e Moira Tonghini Venturelli per non averli citati (qualche post fa...) tra coloro che si occuparono di pubblicare qualcosa (anche se non proprio una recensione, direi una presentazione) riguardante il mio ultimo (per il momento, ma non escludo che possa essere l'ultimo capitolo di Kamal il cantautore...) album “La Bacchetta Magica e Altre Storie...”. Lo fecero eccome parecchio tempo fa in uno dei primi numeri del loro “Molly's Kitchen Magazine”. Vorrei quindi ringraziarli molto dello spazio dedicatomi. Forse è grazie a quello che si dice io abbia numerose fans avvenenti in Val di Scalve...

Ma ora occupiamoci di altro... facciamo un bel salto nel passato e andiamo a continuare con le autorecensioni dei miei precedenti lavori. È oggi il turno di mettere sotto esame il miniCD intitolato “Tre ballate (scostumate) per l'estate”, che vide la luce nel giugno del 2010, partorito da un Kamal appena divenuto ventottenne e molto sicuro di sé (per avere superato la fatidica boa dei 27...). Nonostante sia già stato recensito proprio da Rockit (o meglio... da quei bischeracci di Rockit...cliccate su questo link se volete leggere la recensione http://www.rockit.it/recensione/23922/kamal-tre-ballate-scostumate-per-lestate … ogni tanto me la rileggo per farmi quattro preziose ghignate che in questi tempi bui sono una vera e propria manna dal cielo... e ogni volta che la rileggo la trovo sempre più azzeccata a parte qualche errore ortografico imperdonabile). Come al solito affido la recensione al Sig.Capitan Decoro, in diretta multisensoriale altoatesina nazipunk da Trepuzzi sull'Ontario, non chiedetemi dove cazzo sia perché non ne ho idea anche se ho il presentimento che si trovi vicino a Scanzorosciate.

TRE BALLATE (SCOSTUMATE) PER L'ESTATE (2010) Autoprodotto.
Credendosi ormai un superdivo, il signor Kamal pubblicò (in maniera totalmente illegale) quest'orripilante dischetto pensando che potesse essere la giusta colonna sonora per un'estate piena di emozioni. E per qualcuno probabilmente lo fu. Questo è un lavoro estremamente locale, dove solo pochi iniziati possono capire non dico a fondo ma anche solo un po' le canzoni. Questo fattore non fa che avvicinarlo parecchio a Franco Battiato. I musicisti di cui si avvale lo stronzo (per non dire sempre il cantautore...) sono pochi ma gagliardi e dai nomi pittoreschi (Freddy Nasaldo, Piero Grappa...). La copertina è una foto a dir poco geniale scattata Da Sirio B. ad Arles (Francia). Oltre ad essere una gran bella copertina è anche un ricordo dell'amico Fuente (colui che piscia nella foto), scomparso prematuramente nel 2011. Riposi in Pace. 
Ma ora passiamo ad analizzare le tracce...
1) IL BARETTO: è senz'altro il pezzo più energico del lavoro. Di una musicalità brillante, estiva, festaiola. Fu l'inno indiscusso della seconda stagione in cui Kamal (con il nome cristiano di Carlo) gestì mediante l'associazione (a deficere) LiberaMente Camuni il leggendario chiosco del Parco Dosso di Bienno, noto soprattutto per essere frequentato da grandi personalità dell'elite beat camuna e non, oltrechè da maestri spirituali estremamente illuminati ma incompresi e perdipiù derisi dalla stragrande maggioranza delle pecore...ohps...delle persone. Ma la cosa più importante di questo luogo un tempo magico, oggi un po' meno (anche a causa di recenti vergognose attività teppistiche sui muri di quello che fu un vero e proprio tempio...) è proprio la sua collocazione, sulle sacre rive del Torrente Grigna, conosciuto anche come Sua Divina Grazia il Grigna oppure Il Pisciatoio degli Dei. E fu appunto quello il segreto dell'ex cantautore politicamente ambiguo Kamal. Ogni giorno compiva bagni rituali nelle santissime acque del Grigna e ne usciva rinvigorito, colmo di gioia, vitalità e sorrisi. E in questa canzone tutto ciò si sente. Se poi non sapete chi sono Getto, Tonino, Mario,… Dove si trova Pisogne oppure chi erano Gli Eroi perché magari siete una pecorara di Sessa Aurunca, un gestore di Bed & Breakfast di Matera, una mignotta altoatesina (in quel caso chiamatemi), uno zappaterra dell'Agro Pontino oppure il Siòr Gigino di Corniolo, direi anche chissenefrega. Anche io non so dove cazzo è Via Paolo Fabbri 43, nemmeno Via del Campo e neppure Memphis Tennessee, come pure non conosco Silvia fa presto che sono le otto nemmeno Alfredo il colpevole. Però conosco una ragazza di Torino...
Fatto sta che questa canzone scorre via bene, liscia come l'olio e volendo la si può anche ballare. Tiè!
2) FOLLETTI E FICHETTE: Qua andiamo già più sul folle. Ascoltando questo pezzo si comprende subito il perché la mamma di Kamal disse dopo aver ascoltato questo Cd “Sì, bello, solo che usi un po' troppo spesso quella parola”. E qui (come pure nella canzone successiva) quella parola c'è in diverse salse. C'è sia nella sua versione più aulica con la C che in quella forse leggermente più volgarotta con la G. Non vi dico che parola è anche perché per quello ci pensa già Kamal nelle sue canzoni. E fa bene perché quella parola va detta, si deve insistere perché è l'origine del Tutto. E chi non conosce la propria origine è fottuto. Ok a parte l'ampio utilizzo di quella magica parola, questa canzoncina molto filastroccosa sa di bosco. Sa di fischettamenti nel bosco. E da lì scaturiscono tutta una serie di avventure strampalate che però sono costate a quel picio di Kamal non dico una scomunica ma numerose critiche in particolare da parte di attiviste femministe (per il fatto d'invitare una donna non dico a preparare una pasta ma a mettere l'acqua sul fornello e aspettarlo nuda sul bidè, romanticismo estremo scambiato per sessismo...), da una amica che si è sentita tirata in ballo (ma che credo l'abbia perdonato), dai benpensanti che si domandano quali sostanze avrà ingerito sto capellone di merda per incontrare dei folletti, stranamente non dall'arcigay (nonostante ci sia una “scena” in cui Kamal è costretto a sparare a dei folletti filo-zapateristi che lo vogliono sodomizzare) e un po' da quegli internazionalisti (per meglio dire romanisti o anglosassonisti) che non tollerano la citazione di luoghi come Borno (che tra l'altro fa rima con porno) o l'utilizzo di frasi in dialetto che non sia romano, milanese, napoletano o americano. O Dio cano. Poteva fare a meno ma l'ha incisa. E piace pure!
3)INNO ALLA PAZZIA: Tematica molto cara al nostro Carlo (e chiamiamolo un po' come mamma l'ha fatto!), un po' perché ne è visibilmente afflitto, un po' perché ama circondarsi di persone che ne sono afflitte, un po' perché forse la vera pazzia è quella che affligge chi non ne è ufficialmente afflitto, eccc... Fatto sta che questa canzuncella, un po' cupa ma con un ritmo davvero incalzante soprattutto grazie alla poderosa linea di basso di Freddy Nasaldo (ex Freddy Ferrata, attualmente Freddy Meraviglia, segnatevelo che ne sentirete molto parlare nel mondo del jazz...) che tra l'altro in questo pezzo suona pure la tromba, stavo dicendo questa canzuncella ci sta dentro di brutto, zio.
Parzialmente ispirata alle dottrine post-nichiliste di Penny (R.I.P.), con sfumature mariosigarettiane e delirii tipicamente kamalici (come la Sibilla bolscevica che allevava mosche all'interno della...), questa canzone chiude il miniCD (salvo eventuali tracce fantasma che sono la vera passione di Kamal anche se in questo caso ha esagerato...) lasciandoci con un po' di amarezza ma anche tanta speranza per un mondo migliore in cui si possa essere liberi di godere delle innumerevoli sfaccettature di una sana follia.

Ero partito denigrando l'autore di questo EP ma alla fine mi sono reso conto che non è poi un lavoraccio, anzi... Si va beh... non è Guccini e nemmeno Gianni Drudi, non è nemmeno emiliano (appunto, è Carlo!). Non fa nemmeno così cacare. Anzi vi devo dire la verità, so che la reputazione ne risentirà notevolmente ma devo confessarvi che a me un po' questo pseudo-CD piace.
Chiudo con un consiglio per il buon Kamal. “O torni cazzuto come un tempo, anzi di più, oppure ritirati. Picio!”.

Letto, firmato e sottoscritto.

Capitan Decoro.

domenica 16 novembre 2014

SOGNI E BESTEMMIE DI UN MENESTRELLO IMPAZZITO...



“Carissime/i, vi vorrei annunciare che i miei prossimi concerti di cui vi accennai nell'ultimo post sono stati annullati, o meglio rimandati (ma non posso dirvi a quando per il momento).
Forse è un segno divino (che ho rotto i maroni)? A volte la penso così, ma non sempre. Torneranno tempi più gloriosi, e comunque, se pur lontana dai “riflettori”, la musica estremamente pagana che ho dentro (e che a volte riesce più o meno timidamente a vedere la luce) c'è eccome, si manifesta qua e là sporadicamente. Ma soprattutto sento che, pur avendo influenze e pseudo-analogie questa musica non esiste, almeno nei canali facilmente accessibili al pubblico occidentale. Se esistesse già non ci sarebbe motivo di riprodurla. C'è da inventarsi tutto. Se non ci fosse il mare tra il dire e il fare sarebbe estremamente semplice la storia. Ma c'è il mare e purtroppo è parecchio lontano dal mio attuale domicilio (anche se le piogge degli ultimi tempi forse lo stanno avvicinando?). Quindi maniche rimboccate, senza fretta ma con grande determinazione, tempo ar tempo ma non troppo, arriverà ìanche il nostro momento. Si sente spesso parlare un po' ovunque di alieni. Se qualcuno di voi dovesse incontrarli gli dica di venire pure da me che sono interessato a collaborazioni extraplanetarie.
Un nuovo suono s'ha da plasmare perché la musica torni ad essere non un sottofondo o un passatempo ma qualcosa di potente. Qualcosa che sia al contempo medicina e malattia, vita, morte e... miracoli... Qualcosa che spacchi il culo persino a Dio.”

Così disse quel pazzo fumoso dal fondo della Grotta Zinzulusa mentre i grandi maestri della Musica si rivoltavano nelle tombe... Poi tornò alle sue canzonette del cazzo...

mercoledì 5 novembre 2014

LA VIA DELL'AUTORECENSIONE VOL.2



Disse (scrivendo) un mio conoscente dopo la pubblicazione del mio post La via dell’autorecensione “le seghe migliori sono quelle che ti fai da solo”. Non sono del tutto d’accordo (anche se a volte è vero, dipende da chi te le fa, se ci mette anche un po’ di bocca o di altro,…) comunque in assenza di qualcuno che me le fa sono costretto a farmele da solo.
E oggi voglio farmi una bella sega utilizzando come materiale erotico  una piccola parte del mio recente (ma non troppo) passato cantautorale. È un po’ come masturbarsi pensando a una ex morosa della quale si ricordano solo i lati più piccanti.
Forse è un po’ squallido ma lo faccio ugualmente, anche perché coi tempi che corrono non è che abbia poi tanto di meglio da fare, nemmeno di peggio, quindi lo fò e basta.
Ma veniamo al succo, ho deciso di recensire (sempre in totale autonomia, facendomi aiutare solo da quell’altra faccia, una delle tante, che compongono la mia personalità non di certo semplice e coerente, non per niente sono nato sotto il segno più odiato dello zodiaco ovverosia i Gemelli) un Cd demo che “pubblicai” (in circuiti underground fuorilegge) nell’anno 2009-2010 (anche se in realtà fu registrato nell’autunno-inverno del 2009 ma uscì solamente nel gennaio 2010), anni molto importanti per la mia carriera cantautorale, prima della grande fuga durata qualche anno che mi portò in giro per il mondo e che rifarei ad occhi chiusi, magari evitando di tornare…
Ma ora passiamo la parola a Capitan Decoro, direttamente dalla Grotta Zinzulusa:

ERAVAMO UN PAESE DI POETI, SANTI E NAVIGATORI :
Anche conosciuto come Eravamo un paese di poeti, santi, navigatori e mignotte altoatesine , questo è senz’altro il miglior lavoro del cantautore Kamal, almeno come ispirazione, sincerità, espressività e profondità. Tecnicamente va beh lasciamo stare…
Siamo qui alle prese con un Kamal piuttosto fricchettone, con i capelli lunghi dai riflessi biondi (non a caso il cd è a nome di Kamal la crapa bionda dell’Adamello), dedito a una dieta psichedelica e a letture estremamente utopiche, oltrechè alla frequentazione assidua del suo guru Mario Sigaretta, alternata a bagni rituali nel Sacro Torrente Grigna (ora gemellato con il Bidente di Corniolo, sull’appennino casentinese romagnolo), concerti con rischio di denunce soprattutto a Pisogne, etc etc etc…. (scusate ho il raffreddore…).
Abbiamo di fronte un Kamal che è cantautore al 100 % senza dubbi, almeno in quel campo, molto fiero e sicuro di sé. Un Kamal finalmente uscito dagli Inferi per trascinare sulla crosta terrestre una manciata di canzoni, più o meno adatte ad essere cantate sotto alla doccia (molto poco utilizzata dal cantautore a quei tempi…).
La registrazione è casereccia ma impeccabile. La confezione fa molto CD di Lady Gaga masterizzato e venduto illegalmente (come quello di Kamal) da ragazzi di colore nelle bettole frequentate prevalentemente da beoni nazistoidi e rumorosi e gallinelle vociferanti dalla puzza sotto il naso (per forza, con dei morosi così…).
I bollini SIAE non esistono, ma chissenefrega, chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato…etc etc etc… (mannaggia sto raffreddore…).
Ma veniamo ora all’analisi dettagliata delle tracks:
1)      ERAVAMO UN PAESE DI POETI, SANTI E NAVIGATORI: Canzone “violenta” dal sapore flamencheggiante che constata tristemente l’attuale (anche se il pezzo risale al 2009 non è cambiato molto, se non in paggio…) situazione in cui versa l’Italia (e forse non solo lei ma chissenefrega): una ridicola accozzaglia di imitatori e leccaculo di nazioni di bifolchi considerate più evolute, foreste che scompaiono per lasciar posto ad orribili zone industriali perlopiù inutili, gente che fugge disperata e altra che arriva ancora più disperata…  uno squarcio di estrema lucidità angosciante in cui l’unica speranza risiede nell’Amore.
2)      LA DOLCE DANZA DELL’AMORE: sulla scia dell’Amore si continua con questa canzonetta dal sapore molto lounge. Dolce, romantica, rinfrescante narrazione di una storia d’Amore consumata sulle rive del Sacro Torrente Grigna, qualcosa di magico, di fatato, quasi angelico, contrapposto alla volgarità e all’aggressività che la fanno da padrone un po’ ovunque. Il potere dell’Amore è incredibile. Peace & Love!!!
3)      IMPERFETTO: Senza ombra di dubbio il pezzo più puro ed ispirato di tutta la produzione kamalica, nonché il suo preferito. È anche, ovviamente, quello meno commerciale (anche se Kamal asserisce che se tutti fossero come lui sarebbe commerciabilissimo. Ma Kamal è pazzo, non ascoltatelo) data la lunghezza, la blasfemia del linguaggio e dei contenuti, il ritornello dal sapore romanticamente splatter, la parola FIGA ripetuta ben tre volte (secondo Kamal bisogna insistere perché è la cosa più importante che esista, l’origine del tutto) l’atmosfera drogosa,… . Si dice che il pezzo sia stato concepito durante un trip lisergico su di una remota spiaggia della Calabria orientale.
Qui si parla (in maniera psichedelica e rockeggiante, da qualcuno definita “rock-pacco”) in terza persona di un certo cantante chitarrista che lascia intravedere parecchie sfumature autobiografiche. Concordo pienamente sul fatto che questo sia il vero e unico capolavoro di Kamal, che per il resto è un picio che compone solo stornellacci da osteria che non strapperebbero mezza lacrima nemmeno a una sedicenne napoletana mestruata a cui è appena apparso Gigi d’Alessio con le stigmati.
4)      BALLATA DELLA CONOSCENZA: Altra canzone super ispirata ma suonata un po’ alla cazzo di cane. Da toni un po’ cupi e seriosi, forse un po’ troppo da guru illuminato della situazione (ma non a livelli di molti stronzi che scrivono caterve di libri per insegnare ai comuni mortali come trovare la felicità e la pace coi loro metodi demmerda e poi magari si suicidano e se non lo fanno potrebbero anche farlo… così la pace la trovano di sicuro…) . Comunque sia un bel pezzo, un po’ comunista, un po’ al servizio dei più poveri, dei più deboli, dei dimenticati da Dio e dai “maestri”. Ballata intrisa di viaggi, incontri, impressioni, esperienze, introspezioni. Invito all’ascolto. Se lo’avesse cantata un po’ meglio…
5)       LA VITA è TUTTA UN TRIP: è il primo dei tre pezzi live che Kamal inserisce nella seconda parte del disco (quando penso ai vinili mi sembra di bestemmiare a scrivere disco quando parlo di un CD di merda…), io avrei arrangiato pure questi ma che ci puoi fa, Kamal aveva fretta che il CD uscisse per bullarsi con le fichette… che stronzo…   Ma veniamo al pezzo… Questa fu non una prima ma una seconda assoluta di un brano appena scritto (nel dicembre 2009). Simpatico stornello bluesy rochhenrolly che ci mostra uno spaccato di vita quotidiana, tra gente che si lamenta, chi si ama, chi si odia, chi non ne può più, chi prende la chitarra e se ne va fuori dai maroni. Ritornello d’impatto, semplice e cazzuto.
6)      LA SVIZZERA: canzone ormai celeberrima, uno dei cavalli di battaglia di Kamal, soprattutto per quella fetta di pubblico a cui piace il Kamal più stornelliero, avvinazzato, tamarro, imprecatore, scurrile e un po’ razzista. Molti pensano che Kamal odi la Svizzera solo per il testo di questa canzone che in realtà non è altro che un agglomerato di luoghi comuni sulla Svizzera di cui sono portavoci gli italiani del nord, quelli che con la Svizzera ci confinano. E poi non c’è ragione di odiare la Svizzera, sarebbe un po’ come sparare sulla croce rossa (in tutti i sensi…) , non ci hanno lu sole, non ci hanno lu mare… cose che non ci hanno pure li camuni, infatti eviterò di insultarli (almeno in questa sede).
7)      CANZONE DI NATALE: non poteva di certo mancare una canzone natalizia firmata Kamal. Del resto il nostro cantautore strunzo (per non dire preferito che non è vero) ama particolarmente questo periodo molto sexy dell’anno., pieno di sfaccettature e contraddizioni come tutta la vita del resto. È senza ombra di dubbio il pezzo più divertente e  vecchio (risale al Natale 2007 la sua stesura) del disco (ancora bestemmio, Dio Zinzuluso!): alcolico, sensuale, spirituale…che vuoi di più? NATALE!!!

…A dir la verità però il pezzo migliore sarebbe la ghost track ma non ditelo troppo in giro…   

Con questo ho finito. Letto, Firmato, sottoscritto, bestemmiato, sputtanato etc etc etc (raffreddore de merda…)

Capitan Decoro (detto anche u’strunzillu)


Io nel frattempo vi aspetto gli ultimi 2 martedì di novembre al Bar Piccolo Lord di Pianborno (BS) dove suonerò per la presentazione di due birre… presto pubblicherò più informazioni, Ciao!

Kamal