martedì 23 luglio 2019

VALDISCALVE IS THE NEW SWITZERLAND (LOVE LOVE LOVE)

C'è chi dice che sono sempre in giro. “Come la merda nei tubi” aggiungo io. 

Grazie a Dio. Dato che i miei rapporti con la mia terra natìa sono sempre più incrinati (sto pensando di chiedere asilo politico in Val di Scalve...) sarebbe tragico se così non fosse. Quindi la prossima settimana continua la mia avventura “intraeuropea”, stavolta in terra baltica. Con a grandi linee la medesima compagnia con cui andai in Bulgaria. 

 Una data ufficiale, il 2 agosto in centro a Riga (Lettonia), in occasione del festival “Origo Summer Stage”. Ma dato che stavolta la chitarra verrà con me ci saranno numerose altre occasioni prima, dopo e durante, magari sconfinando anche nella vicina Lituania. Vi dirò, o magari non vi dirò perché avrò altro da dire, vedremo... Dai Balcani al Baltico il passaggio è breve. 

E in terra baltica (un po' più a sud) ci lasciai già un gran “pezzo de core” l'anno passato, magari ne ritrovo qualche scheggia portata dalle onde. Magari invece ne lascio un altro pezzetto. Più che altro vorrei lasciarne un pezzettino a chiunque avrà modo di ascoltare ciò che ho da cantare e da suonare, in Europa ma soprattutto in Val di Scalve. 

E la Svizzera? Ha rotto i coglioni... Chiuso il capitolo. Questo è quanto, a risentirci presto con esilaranti aggiornamenti. 

Vi lascio con la locandina dell'evento superpasseschissimo a cui parteciperò a Fi... ehm... a Riga!

A presto!

 




domenica 14 luglio 2019

... и междувременно Швейцария ...


“Non bisognerebbe mai ritornare” insegna il maestro Guccini. Pure nel mondo dei rave e delle “storie” di usa dire “non si rientra più”. Ma allora perchè al rienro del figliol prodigo si celebra una grande festa con tanto di vitello grasso e di ballerine cubane in topless? Semplice! Perchè in realtà il figliol prodigo è “rimasto fuori” e per lui tornare dove era già stato è semplicemente un nuovo viaggio, perché nulla è come era già stato. Per me (che probabilmente non sono ancora giunto al livello di coscienza superiore del figliol prodigo, anche se ci sto lavorando duramente...) è sempre un trauma ritornare “a casa” da un viaggio, in particolar modo se il viaggio è stato una meraviglia condivisa con persone e situazioni veramente fichissime. Mi sale una depressione angosciosa indicibile, un senso di vuoto incolmabile, la sindrome di Piero Ciampi misto Luigi Tenco misto sticazzi. Poi comunque passa, come tutto, bello, brutto o neutro che sia...
Fatto sta che l'appena terminato tour bulgaro è stata un'esperienza indescrivibile (e vi va bene perché se dovessi iniziare una descrizione anche poco dettagliata “te halüde Ninèta!”*) che mi ha arricchito parecchio a livello di coscienza, gioia, pensieri, parole, opere e omissioni. Soprattutto omissioni. Le omissioni secondo me sono il peccato più grave tra quelli sopracitati. E purtroppo sono un noto peccatore in tal senso. Comunque sia non ci sono state solo omissioni, ma pure qualche emissione (soprattutto di cazzate, a raffica...) quindi va bene così. Quella più grossa che ho combinato è stata il fatto di non essermi portato una delle mie chitarre. Ne ho spupazzate diverse di varia forma e colore ma purtroppo per troppo poco tempo per i miei gusti. Non sono portato per le “sveltine” e pure le situazioni occasionali diventano sempre meno allettanti. Non dico proprio una Juanita, ma anche un'altra “signorina” del mio entourage chitarristico avrebbe spaccato molto di più il culo al mondo di quelle chitarrucole adoperate qua e là. Anche perché l'avrei suonata 24 ore su 24 e probabilmente sarei ancora là a strimpellare “la Pepìnika” o “Biis Matinov” per le strade di Plovdiv o di Velingrad e lì sì che si sarebbe rimasti fuori ma di bruto bruto bruto. Almeno fino a ferragosto... Però sono dovuto tornare al cantiere per una buona causa e presto i risultati saranno tangibili e forse me ne sarete grate/i.
E niente... a brevissimo grosse novità in arrivo...

Per il momento vorrei salutare e ringraziare i miei compagni di viaggio di questo fantastico tour bulgaro (ecco qui una foto molto fica dell'entourage artistico) ovvero Mirko e Valerio little band, Chiara Hudson Falasca, James Ghelli, Andrea Manocchio,Levent Rihan & Dj Dani, Hidden Wolf, Alessandro Porcella, Victoria Moro, Agir Manas, Ronaldo e Rodrigo Dimitrov, Roberto Turati, Lia, zio Enzo, Dino, Stefano, Marco e pure l'autista (anche se a mio avviso dovrebbe prendere un po' di lezioni di guida spericolata da qualche "turbodituono" oldschool che conosco io, e ve lo dice uno che ha paura della velocità, ma a casi estremi, estremi rimedi).

E non so se sapete che ieri mi hanno pure nominato presidente della Repubblica Bulgara (ecco qui sotto la prova fotografica). Ho proposto l'annessione alla Svizzera (la Bulgaria ne sarebbe divantato il 27° cantone) ma sono stato pesantemente osteggiato dall'Unione Europea con pesanti minacce di crocifissione in sala mensa, per cui mi sono dimesso seduta stante e sono tornato in Valcamonica a fracassarmi/vi i maroni.



























Chiudo con un video de “La pillola anticrisi” suonata allo Stadio romano di quel gioiellino urbano balcanico volgarmente chiamato Plovdiv.





Passo e chiudo.



colonnello Карлов Камал Бономели ex presidente lampo di grande tera di Bulgaria.



PS.Fate ballare occhi, orecchie e tutto il resto che tra poco arriva “la bomba”.


*"te halüde Ninèta!" trad. letterale dal camuno "Ti saluto Ninetta" si usa per indicare qualcosa che tarda ad arrivare oppure che dura tanto... in sostanza è un lunghissimo lasso di tempo.

martedì 2 luglio 2019

IL RISVEGLIO DELLA BELVA "DEL FORMÀI"



Da poco rientrato (per modo di dire, è un continuo volar fuori senzi sosta....) da un piccolo tour non musicale bensì eno-silvo-filosofico (con retrogusto acido di pesca melba indigena del Paraguay...) in diverse zone del pianeta terra ovverosia la bassa mantovana, la Versilia e i fantastici (soprattutto per la fauna locale, in particolare la selvaggina...) Monti Lepini, sopravvissuto alla grande ondata di caldo africano (che poi in realtà non è il caldo in sé il problema ma sono le lamentele continue di chi non lo sopporta, e se ci pensate bene sono gli stessi che quando fa fresco si lamentano che si muore di freddo e quindi riscaldano a manetta, mentre ora cercano conforto nei condizionatori che a loro volta non fanno altro che alimentare il surriscaldamento globale. Credo che il problema non sia né il caldo, né il freddo, né la pioggia, né la neve, né il terrorismo, né il governo ladro ma sia perlopiù un problema interno. Però se la maggioranza della popolazione ne soffre non può essere catalogato come “malattia”. E va beh mi fermo qui perché sto già passando “dalla parte del torto” ovvero nella schiera dei rompicoglioni lamentosi moralisti frustrati invidiosi e cagacazzi), mi appresto ora a ripreparare la “valigia” (metto tra virgolette perché trattasi di uno zainetto molto meno pesante di quello di un qualsiasi scolaro delle elementari, medie o superiori che sia) per l'imminente tour bulgaro. Qui sotto trovate la locandina ufficiale dell'evento.
Oltre a tutto ciò, come già vi ho accennato, nonostante la calura, ho della roba bella tosta a bollire nel pentolone magico. Nelle settimane passate ho fatto l'immensa cazzata di spifferare qualcosina qua e là ma da questo momento acqua in bocca (basta vino per un po'...). Vi basti sapere che sto lavorando duro per il bene/male/variedeventuali dell'umanità (madonna quanto cazzo se la tira sto qua...). E non vi do nessuna data da segnarvi per eventuali uscite discografiche o giù di lì. Le cose più fiche arrivano quanto meno ce lo si aspetta e dato che sto preparando roba a mio avviso molto fica (o almeno ci si prova...) vi prego di non pressarmi. Relax!!! Piuttosto pensate a vivere la vita degnamente e l'Universo vi ripagherà. Se non lo farà lui vi pagherà qualcun altro. Se non vi pagherà nessuno potete sempre puntare sul reddito di cittadinanza, meglio se svizzera a questo punto...
Sappiate che fino ad ora mi sono trattenuto parecchio. Soprattutto negli ultimi anni. Ma quest'anno ho deciso di lasciare uscire a pascolare “la belva” di tanto in tanto. Il problema è che nutrendosi quasi esclusivamente di carne di primati devo tenerla un po' d'occhio se no fa casini.
Con questo vi auguro una fantastica estate piena di gioia, amore, pace o guerra, ciò che più vi aggrada! Se vi piace lamentarvi vi auguro un'estate stracolma di lamentele e al contempo spero di non incontrarvi e anzi, spero che incontriate sulla vostra strada “chèl del formài” (traduzione: quello del formaggio, ovvero quello che per ristabilire l'ordine naturale delle cose o per dirla in maniera un po' più new age per la legge karmica, ti fa nero di botte).

Ora vi lascio con la frase zen più gettonata dell'estate 2019...  
 
DAGA (hèmper piö) SFOGO!!!