martedì 26 maggio 2015

AL COR GENTIL REMPAIRA SEMPRE AMORE, DROCA ET ROCCHENROLLO


State facendo il conto alla rovescia? (Probabilmente, e dico giustamente non ve ne fregherà un cazzo...) ...suvvia andateci piano... non fidatevi troppo di uno nato il 12 giugno... più che altro non siate troppo fiscali. Il “disco” vi dico in anticipo che non lo avrete tra le mani quel giorno, ma il video (e facilmente anche la pubblicazione online delle canzoni) se tutto va bene e il tempo atmosferico e le varie ed eventuali saranno clementi credo proprio di sì. Ci si sta dando dentro di brutto per confezionare un prodotto “ad hoc” pronto per sfondare nel mercato internazionale e regalarmi quattrini a palate... anzi regalarmi 'na bella sega... sono anni che me li sudo quei quattrini che devono ancora arrivare... sto già facendo la lista della spesa...
Probabilmente all'uscita del mio primo EP in lingua inglese alcuni miei fans più o meno storici potrebbero essere visibilmente contrariati (le fans no... loro se ci sono mi amano veramente per quello che sono, o comunque a me piace pensarla così...) da certe nuove contaminazioni musicali e collaborazioni molto poco ortodosse (oltrechè ovviamente dal fatto che ci farò i soldi...). Mi dispiace un po' per i puristi...ma puristi di cosa poi che non ho mai aderito entusiasticamente a nulla che non fossero le pareti interne di una vagina ben lubrificata? Forse perderò alcuni sostenitori ma poco importa perché ne troverò tantissimi altri nuovi ma soprattutto tantissime altre bellissime fans non solo altoatesine. Ho fiducia in questo lavoro. Sento di essere stato sincero e puro al 100% e anche se dovesse far cagare a tutto il mondo, a parte che non ci sarebbe più bisogno di purghe o yogurt coi fermenti lattici vivi, ne vado fiero. Detto questo cambierei discorso perché come è risaputo che sia chi si loda si imbroda e con sti discorsi rischio di ritrovarmi su un trampolino sospeso sopra un piattone enorme di minestrone fumante. Parliamo di cose serie. Dovete (nel senso che potete, se volete) aiutarmi a fare una cosa... ho appena riscoperto uno dei miei primi amori che non toccavo da anni (su per giù 12-13), dai tempi in cui da cantante-chitarrista dei The Catties (ex The Swearers) diventai solo cantante e il suono
della band si fece molto più heavy e i concerti molto più teatrali (è difficile cantare e basta... bisogna pur fare qualcos'altro col resto del corpo...che bei tempi...). Alludo a una signorina americana molto elegante e tatuata. Quella della foto qui a lato... L'ho ripresa in mano col senno di poi (e un leggero miglioramento nella tecnica chitarristica, se pur di stampo dannatamente ispanicorumbero) e mi sono reso conto che nonostante la lunga permanenza nel mondo degli inferi ha ancora una cifra di charme. Anzi, vi dirò di più. È ancora più bella ed armoniosa e rocchenrollica che tempo addietro. È ganza (seppur in maniera un po' meno 
pienotta e sifilitica di Juanita...), non c'è nulla da dire. C'è da suonare e basta! Ma quello che vi sto chiedendo è di aiutarmi a darle un nome. Ai tempi dei Catties ero un grezzone superateo e non vedevo il perché di dare un nome a una creatura apparentemente inanimata (sto cazzo... una creatura inanimata non suona così...). Ora che sono un romantico-animista insaziabile oppure semplicemente sono rimasto fuori di qualche sostanza strana che ho ingerito come direbbero coloro che seguitano ad essere grezzoni superatei (fate voi... sono vere entrambe, dipende dai punti di vista...), necessito di dare un nome a questa “donzella a sei corde” perché se lo merita. Vorrei darle un nome un po' “funky” un po' “sexy”, un po' “punky trendy fiky fiky”. Se vi va di aiutarmi scrivetemi...
Se qualcuna/o dovesse dire un nome che capisco essere proprio il suo... avrà un piccolo premio in omaggio!

Avanti!!! Sparate!!!

Carlones Kamal


martedì 12 maggio 2015

RECENSIONE SENZA INSULTI


In data 11/05/2015 la Sig.ra o Sig.rina (che cazzo ne so...) Alice Sbroggiò di Rockit (sì sì proprio loro...), recensendo il mio EP digitale “La pillola anticrisi” ha scritto:


L'originalità cantautorale di Carlo Bonomelli, in arte Kamal, ha un sapore squisitamente acustico con arrangiamenti semplici e azzeccati.

Protagonista indiscussa è la voce e, con lei, i due brani "La pillola anticrisi" e "La ninna nanna delle fate": due tematiche completamente diverse e raccontate con uno stile d'interpretazione tutto da scoprire. In "La pillola anticrisi", è chiaro il riferimento al periodo infelice della nostra società, cosa a tutti molto nota. È interessante come Kamal riesca a parlare di un argomento così spinoso, servendosi di termini all'apparenza pacati e in realtà taglienti quando necessario. Proseguendo nell'ascolto, ci si può poi rilassare sulle note de "La ninna nanna delle fate", in cui emerge la magica partecipazione del flauto e un testo più onirico rispetto al precedente. 

Kamal non è certo da sottovalutare ed ora lo step successivo è senz'altro un disco con una tracklist più ampia, in grado di dare maggiore spazio alla sua abilità di paroliere.



Oh! finalmente una bella recensione! Guarda caso di un lavoro registrato e pubblicato in totale nonchalance (del tipo “che cazzo me ne frega di ste 2 canzoni demmerda”), avvalendomi solamente dell'aiuto di due eccelse coriste come Marina Romele e Serena Rizzieri e di un megaproduttoregalattico di tutto rispetto, ovverosia Manuel Bonzi alias il Re Tarantola, ex divo del post punk camuno-sebino, attualmente re del lo-fi made in Italy. Ma soprattutto avvalendomi delle mie incredibili doti di cantante (protagonista assoluta la voce...eccheccazzo...), chitarrista ritmico, percussionista da festa della luna ma soprattutto la mia innata abilità nel suonare il flauto (magico addirittura...). Quello delle scuole medie. Quello che odiavo alle scuole medie. Amavo moltissimo ascoltare la musica e immaginare nuove canzoni ma odiavo profondamente astrazioni aliene come note, righi, chiavi di violino, eccc.... eccc.... avrei suonato molto più volentieri un bel tamburello e invece mi limitavo a suonare il flauto in playback durante le "esibizioni collettive", mentre quando venivo “interrogato” singolarmente suonavo sempre l'unica canzone che sapevo (avendoci scritte sotto i nomi delle note a matita) ovvero “Nella vecchia fattoria”. Così dalla prima alla terza media. E non mi hanno mai detto un cazzo. Nessuno si è mai accorto di niente (probabilmente facevano tutti così, anche il professore...). Prendevo sette nelle prove di flauto, anzi se ben ricordo settantacinque perchè ai tempi c'erano le votazioni a percentuale, che casàda! Significa che comunque, nonostante sapessi una sola canzone, quella la sapevo suonare piuttosto bene (contando poi che c'era gente in classe con me che non riusciva nemmeno a fare produrre al proprio flauto un minimo suono che non assomigliasse all'ultimo grugnito del maiale ucciso dallo zio Bortolo qualche giorno prima, del resto i montanari della Valle Camonica non è che siano molto conosciuti nel mondo per la loro innata musicalità...).
Fatto sta che sto ancora un po' in quel trip lì... A distanza di anni un po' me la studiai la musica (ebbene sì confesso...) ma data la mia mancanza di disciplina e le innumerevoli tentazioni che trovai lungo il mio percorso, non andai molto lontano, tenendomi comunque a debita distanza dal tecnicismo e dalla matematica insita in questa nobile arte che amo profondamente a modo mio. Ma se amo veramente questa magica "donna spaziale" devo accettare anche questa sua incomoda faccia imparando ad amarla.

Vi dico la verità, mi piacerebbe un casino ricominciare a studiare. A studiare ciò che amo di più ovvero la Sig.ra Musica (questa sono sicuro che è signora perché ci siamo sposati ufficialmente la scorsa estate...). Proseguire con lo studio della chitarra e perché no anche di altri strumenti (magari proprio il flauto...). 
Per farlo però, dato che attualmente quel poco di autodisciplina che avevo è completamente evaporato, avrei bisogno di un forte stimolo. Ad esempio una brava e bella maestra che mi invogli a studiare, che mi faccia capire (anche se non è vero...) che la matematica insita nella musica è una cosa bellissima, dolcissima, ohyeahissima! Una che per farmi studiare meglio utilizzi dei simpatici trucchetti tipo “se studi la scala di do, magari te la do”. Ma certo che studio, baby! Dopo però, prima baciami! Le scale, le tonalità, gli accordi, gli arpeggi e tutto il resto diventerebbero dei veri e propri preliminari di lunghissimi ed elaborati rituali d'amore. Sarebbe un sogno...



Oppure potrei inventarmi un metodo tutto mio. Non mi piacciono i nomi delle note e allora li cambio. Anzi vi dirò di più. Semplificherò il tutto in due macronote. Dal Do al Fa# avremo una macronota sola che si chiamerà NumberOne, dal Sol al Do# dell'ottava successiva avremo un'altra macronota denominata NumberOneSala2Hardcore. Le chiavi di violino verranno sostituite con le chiavi del mio furgone che sono più utili (il mio furgone diverrà così di pubblico dominio, ma io me ne strafotterò perché avrò una ferrari testadicazzo parcheggiata là fuori, con tanto di autista/banchiere svizzero e due massaggiatrici orientali, tutto di serie). Le scale potranno essere fatte o meno in base alla vostra prestanza fisica. I più poltroni potranno prendere l'ascensore, ma se poi si ritroveranno obesi, laidi, flaccidi, con problemi cardiovascolari acuti saranno stracazzi loro. Noi gli si aveva avvisati!

Comunque sia, la maestra a me servirebbe eccome anche se poi quando si suona sono convinto che per farlo bene bisogna farlo “col culo”, la testa può essere utile mentre apprendi le regole del gioco. Poi però se vuoi farlo sul serio dovresti portare la consapevolezza nelle parti basse. Allora si che puoi suonare davvero! Grazie a Dio c'è ancora un po' di gente che suona “col culo”(scrivo questa immensa minchiata alludendo ad una ipotetica antica età dell'oro di cui non so un'emerita fava e allora che cazzo la voglio mitizzare a fare?Cristomadonna...).

Non l'ho inventata io questa teoria comunque. Parlo come se fossi un maestro... bah … in realtà sono un allievo. Anzi in realtà sono un alieno.Ah!Ah!Ah! Ma ora sono atterrato e quindi so' 'azzi vostra! (come direbbero per esempio a Lucca, che è una ridente cittadina toscana in provincia di Porcari).

Fatto sta che sono contento. Contentissimo di questa recensione, forse anche un po' esagerata però ci sta...

Per oggi ho sparato già abbastanza cazzate... meglio staccare và...

A presto, continuate a seguirmi che presto arriveranno grosse novità...

… mi raccomando il 12 giugno...

ciaooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Carlones Kamal

domenica 3 maggio 2015

PREDIZIONI (o perdizioni?)


Attenzione attenzione prendete carta e penna (o smartphone e spritz, come preferite...) e segnatevi bene sul calendario questa data: 12 giugno.
Il prossimo 12 di giugno, che sarà il mio trentatreesimo compleanno, invece di aspettarmi regali ne farò uno a voi fans. Quel giorno (Gesù disse ai suoi apostoli bla bla bla....) se la chiaroveggenza del sabato sera (pota ma ormai è domenica mattina, sta albeggiando...) non mi inganna, uscirà ufficialmente il mio nuovo videoclip in contemporanea a un nuovo EP in lingua inglese di cui vi anticipo il titolo: Don't think too much. Ma per ora non pensiamoci troppo...
 Non ci credevate, ve l'avevo promesso e mò tiè...beccatevi ste cazzo di canzoni anglo-italo-kamalofone (sembra il nome di una nuova ditta di telefonistica internazionale)! Già qualcuno aveva messo in giro la voce del tutto infondata di un mio presunto album fantasma in inglese registrato in Australia nel 2011 o giù di lì. Sono tutte cazzate megagalattiche. In Australia componetti o comunque registrai (alla cazzo di cane, per pochissimi intimi) solo canzoni in italiano. Non fidatevi delle fonti non ufficiali mi raccomando... comprate solo l'originale.
Ora dovete solo preoccuparvi di pensare a come trascorrere il tempo che va da questo istante all'uscita dell'EP/videoclip. Se volete dei suggerimenti scrivetemi. Sono a vostra disposizione per consultazioni gratuite. Un'idea avrei potuto darvela ieri ma ormai è tardi. Qualche ora fa ci fu la prima assoluta della collaborazione artistica parallela nata tra il sottoscritto e la Fedèr Sbinda Band. Un gran bel concerto, almeno visto dall'interno... Si però a meno che ci siate già stati o che non abbiate una macchina del tempo ben funzionante, la vostra occasione di partecipare all'evento se n'è sgattaiolata via agilmente lasciando spazio ad una terribile scimmia...stracazzi vostri!!! Ve la siete cercata... Se invece prediligete il classico show di Carlones Kamal in solitaria potrete rimediare segnandovi sul calendario quest'altra data: 30 maggio. Luogo: località Fornaci, Scianica di Sellero (BS-Italy) ovvero uno dei quartieri più brutti di uno dei borghi più brutti d'Italia. Aprirò ad una coverband dei Nomadi. Ma la cosa più incredibile è che suonerò a due passi dal mio attuale domicilio, quello in cui crebbi e poi dopo anni di nomadismo (non fraintendete non sto alludendo alle cover dei Nomadi) tornai mio malgrado per questioni di forza maggiore. Quindi volendo potrei anche suonare in ciabatte. Non sarà un terreno facile (non è semplice per me giocare in casa... mi sento più galvanizzato dalle trasferte...) ma vedremo di affrontarlo con grinta e coraggio spaccando il culo ai compaesani. Oppure più semplicemente ottenendo un foglio di via per levarmi dai coglioni una volta per tutte dalla capitale europea della noia colossale (e che sia la volta bona!) chiedendo asilo politico in altre terre più pienotte e feconde. Magari invece divento l'idolo delle folle ahaahah!!! (è una risatina isterica da picio). Ma li sentite voi di notte cantare gli uccelli? Ormai però è mattina... cantano da ore. Quando e quanto gli pare senza applausi o fischi (vendere non passa tra i loro rischi ecc ecc ecc...). Fatto sta che forse è più sano che io vada ad infilarmi nel letto, tuffandomi nel magico mondo dei sogni e chi s'è visto s'è visto. Mi aspetta una nuova avventura pseudo-musicale in Romagna nei prossimi giorni. Meglio riposare un po'. Non si vive di sola veglia.
A risentirci ultramegapresto. Pace, amore e tante buone cose.