Oggi ho voglia di scrivere. Non un libro, non una canzone, non una
poesia, non una lettera, non qualche citazione mariosigarettica sul
muro di un cesso, non un sms a qualche bella bionda tirolese con le
trecce che in realtà scopro poi essere un aspirante santo martire
impasticcato che mi fa gl'ischerzi...niente di tutto ciò. Voglio
scrivere un post sul blog. Suona come qualcosa di freddo, razionale
ed estremamente triste ma cercherò quantomeno di renderlo un po' più
colorato e simpatico, frizzante ed accattivante.
Invece di parlarvi di me e della mia “musica” che è arrivata
a un punto critico, dei miei concerti che saltano o di mie recenti
“gloriose” apparizioni televisive, argomenti di cui forse a
qualcuno interesserà qualcosa ma non di certo al sottoscritto, ho
deciso invece di trasmettervi qualcosa riguardante un argomento che
negli ultimi tempi mi sta parecchio a cuore (tipo che se soffrissi
d'insonnia non ci dormirei la notte e invece ci dormo e ci sogno).
Durante il mio recentissimo matrimonio psichedelico con la signora
Musica mi è venuta la brillante idea di decidere quale sia
attualmente il disco che più mi fa sentire vivo e di farne una sorta
di “recensione”, del tipo che forse potrò avere un futuro come
fanzinaro recensore di dischi oppure più probabilmente un presente
come “boca daerta de la Mantelera” (cercatelo su wikipedia se ne
avete il coraggio).
Il mio Pantheon è sempre più povero di divinità. Però
nonostante molte se ne vadano (e qualcuno dice che sono diventato uno
snob musicale... che ci posso fare se di artisti capaci di
trasmettermi emozioni ce ne sono sempre meno? Oppure semplicemente
non li conosco...), ogni tanto capita che ne arriva una nuova, in
questo caso sottoforma di disco, concerti e tutta una serie di storie
che vivono prevalentemente all'interno della mia... fantasia?
Il disco in questione ma non solo il disco, direi l'artista a
tutto tondo, è... mi sto emozionando, non è facile pronunciarlo e
neanche scriverlo per me...
...
ELLI DE MON
Che sia il disco d'esordio ecc... ecc... ecc... non me ne può
fregar di meno, come pure delle influenze musicali e via dicendo.
Quello che mi interessa (del disco, di chi l'ha fatto ci
arriviamo dopo...) è l'effetto che mi fa. L'ho ascoltato (e
riascoltato) in differenti stati di coscienza e non mi ha mai deluso.
Non è nemmeno mai saltato... (e io normalmente non ho la tecnologia
dalla mia parte, me l'ha detto anche un'astrologa).
La prima volta che lo ascoltai mi sembrava sì accattivante, ma
quasi banale (facevo il duro, tentavo di resistere...). Poi però è
diventato per me come una droga. Una droga infame e dolcissima. Una
droga che ti fa sentire estremamente leggero (già non è che sono un
tipo particolarmente pesante...almeno fisicamente...). Una di quelle
droghe per cui perdi la testa e non la ritrovi più ma scopri che
così vivi meglio di prima.
Intriso di emozioni che si propagano in ogni cellula del corpo
contaminando l'anima e facendoti vibrare all'impazzata, schizzar
fuori dal tuo giaciglio e dimenarti freneticamente per qualche
istante come se tutto ti fosse dovuto, per poi tornare a terra a
farti carezzare l'anima e i sensi da quelle note che solo a
ripensarci, se fossi capace di svenire, sverrei.
Questo è un disco di SUPER MUSICA e non può che essere stato
creato da una SUPER DONNA. Roba che ti fa venire voglia di urlare. Di
piangere, di ridere, di amare. Di vivere!!!
Quante tracce? Belle? Brutte? Chissenefrega!!! Zitti che sto
ascoltando!!!
E non importa una sega doremifasoldiocan... questa è una roba
celestiale.
Vi dico la verità. Elli de Mon non mi fa viaggiare chissà dove,
in nessun cazzo di deserto né epoca passata o futura. Mi permette
semplicemente di rimanere qui ed ora e, nonostante tutto (ciò che
mi sta attorno che non è sempre simpatico) mi fa godere ogni fottuto
istante di nulla con quella musica che mi conduce amorevolmente alla
follia (anche se qualche stronzo d'uno scettico potrebbe asserire che
ero già folle da anni...). Che roba, perdonateil dialettismo,
PASSESCA!!!
C'è poco da dire, c'è poco da fare. Questa donna è un angelo.
Sarà pure un po' demoniaca ma ha un'anima nobile che si vede lontano
un miglio.
Questa donna è una maga. Una che sa trasformare un posto di merda
come S.Eufemia nel paradiso terrestre (anzi, celeste!) suonando
qualche nota di sitar al tramonto che diventa tutt'untratto
mozzafiato.
Sinceramente non mi ricorda nessun altro artista né genere
musicale. Non mi fa venire in mente niente di niente. Mi viene solo
voglia di baciarla appassionatamente. Però ahimè! Non vorrei mai
interrompere il suo canto di Sirena ipnotizzante tanto come i suoi
raggianti occhi di diamante.
Vederla abbandonare il palco ad un gruppo di zotici esaltati
d'oltreoceano è un evento a dir poco desolante. È un evento che ti
fa girare i coioni e bestemmiare in sanscrito mentre prendi a scefù
(intraducibile ma deducibile) il contrabbassista della band in
questione (piccolo particolare solo immaginato, purtroppo...).
La vita è dura ma sapere che sulla faccia della terra esiste
un'artista (e una grande anima) di questo calibro mi riempie di gioia
e mi da la possibilità di credere in qualcosa che vada al di là
della noia colossale che dimora un po' ovunque.
Questo disco è un gran disco e non c'è niente da dire o
scrivere, e allora che cazzo sto facendo?
Elli De Mon … GRAZIE!!! sei un mito!
Kamal