lunedì 19 febbraio 2018
giovedì 15 febbraio 2018
INSEGUIRE IL SUCCESSO E RITROVARSI NEL GRIGIONI

A parte questa mia Svizzerofilia che si fa
sempre più acuta, sto organizzando un tour megagalattico per la
prossima primavera. È un lavoraccio estenuante, infatti sto
iniziando a innervosirmi parecchio quando qualcuno mi dice che non
faccio nulla e che ho buontempo. Fatevi i cazzi vostri! Non vi
immaginate neanche lontanamente quanto mi sto sbattendo facendo
qualcosa che mi disgusta da un luogo che che mi nausea (quando c'è
una grandissima parte di me che vorrebbe andarsene via
lontanissimo.... anche questo mi toglie tantissima energia, lo starci
dentro in schemi distanti anni luce da come sono io, o da come credo di essere...) però se è
vero che il fine giustifica i mezzi... ora ciò che devo fare è
questo. Chiuso Milano.
E oltre a ciò sto
iniziando a tratteggiare le caratteristiche di quello che potrebbe
essere il mio prossimo lavoro discografico. So che voglio un disco
libero, molto libero. Spudorato, scarno, essenziale, puro.
Sbattendomene i coglioni di piacere a chissachì (tanto son già figo
abbastanza, pure troppo per i miei gusti, se no poi non mi fanno più
suonare perché han paura che gli rubo le morose). Forse l'ho già
fatto ma voglio dar spazio ancora di più a questa libertà creativa,
recuperando quello spirito primordiale che avevo nelle prime
composizioni. E comunque le canzoni ce le ho già quasi tutte. Credo
che gli artisti al giorno d'oggi partano spesso e volentieri già col
freno a mano inserito. Sento che invece c'è sempre più bisogno ora come non mai del fatidico“daga
sfogo!”, sperimentare di più, rischiare, osare. Già il fatto di
essere incarnati in corpi mortali un enorme compromesso. L'arte è di
per sè un compromesso. Ce ne sono già troppi in natura, non credo
abbia senso crearne degli altri.
Dato che sono in vena di facili polemiche, vi confesso che stanno iniziando a
cadermi le palle quando sento gente che elargisce consigli (senza che
nessuno gliel'abbia domandato) tipo potresti fare così, potresti
fare cosà, potresti inserire questo strumento, potresti essere più
così, bla bla bla bla bla bla bla... Potresti stare zitto, per
favore?
Fatelo voi! Mettete su una band e suonate quel cazzo che vi pare (ma poi il bello è che quelli che fanno sti commenti il più delle volte non sanno suonare nemmeno il campanello, è un po' come se io andassi da un muratore a dirgli come deve far su la molta...). E se non
vi piace ciò che faccio, liberi di tapparvi le orecchie o di recarvi
altrove. Certi consigli di natura tecnica in particolar modo elargiti
da musicisti spesso e volentieri sono preziosi, ma quelli di chi ama
rompere le palle con lo scopo di farti pigliar male in un momento in
cui sei contento di ciò che stai facendo (e comunque non
preoccupatevi che rimango sempre un eterno insoddisfatto, non mi
serve che qualcuno mi metta pulci all'orecchio su cose a cui avevo
già pensato e ripensato secoli fa...). Lo dico a nome di tutti gli
artisti, mi prendo questa responsabilità (e non so nemmeno se lo
sono io ma poco importa). Sappiate che a volte annuiamo facendo finta
di niente a causa dell'educazione nazicattolica che ci hanno
impartito ma se il nostro inconscio potrebbe governarci veramente vi
spaccheremmo la faccia. Con ciò non voglio instigare viuulenze inutili (ce ne sono già troppe in giro), sappiate solo (se fate parte della categoria di quelli che mettono sempre i puntini sulle i a tutti) che potete farne a meno... Questo è il mio puntino sulla vostra i.
Ora vi saluto, ci si
vede al corso “come scrivere una canzone di successo” o a quello tipo "come scrivere una canzone indie alternative antifa newwave freejazzpunkinglese di nicchia lo-fi o non loffai fratello" o ancora "come tirare fuori la propria creatività e diventare artisti megagalattici in comode rate". Così sa(n)remo tutti artisti.
Oppure, meglio ancora, ci vediamo martedì 20 febbraio all'Enotema di Via Fratelli Bandiera a Brescia alle ore 21.
Amen!
Oppure, meglio ancora, ci vediamo martedì 20 febbraio all'Enotema di Via Fratelli Bandiera a Brescia alle ore 21.
Amen!
martedì 9 gennaio 2018
DISTANZE!!!
Finalmente è uscito
, a dieci anni esatti dalla mia emigrazione in Spagna del
2008
(sigh...), il tanto discusso nuovo videoclip di Kamal, come già vi
avevo anticipato la canzone si è scelta da sola nonostante il
sondaggio che vedeva vincitrice “Valle”. Sono molto contento del
risultato, ho fatto bene ad affidare la regia al bravissimo Rodrigo
de Azevedo (in collaborazione con Greta Bottanelli) e pure le attrici (Franceskina Ferrari, Lucia Arrigoni,
Sara Piccinelli, Cristina Bontempi e Michela Bottanelli) sono state fantastiche in quanto tutte bellissime e bravissime. Forse sono io che stono un po' (come qualcuno ha insinuato...) ma che ci volete
fare, è partito tutto dalla mia fornace quindi beccatevelo così e
se qualcuno ha qualcosa da ridire ridica pure, boca daerta!
Del resto questa
canzone essendo, dell'album “2017.Aborigeni Italiani” l'ultima
scritta in ordine temporale (risale alla tarda estate 2016) è
fondamentalmente quella le cui questioni sono più attuali e
scottanti. Oggi più che mai.
Ora s'ha da suonare,
dal vivo (o dal morto?) tanto, tantissimo. L'ultimo concerto, quello
del 5 gennaio 2018 al Circolo dei Lavoratori di Iseo (BS), in compagnia della violinista spaziale Mirela Isaincu, è stato, almeno
per me un'esperienza mistica (trovate le splendide foto scattate da
Rodrigo de Azevedo nell'apposita sezione). Sento che, nonostante questo incolmabile senso di solitudine malinconicamente struggente mi sto
riconnettendo piano piano con vari tipi di energia spirituale da cui
mi ero un po' disconnesso negli ultimi anni. E va bene così. Non mi
aspetto nulla. Vada come vada. L'unico obbiettivo concreto che ho per
questa vita è ottenere il passaporto svizzero ad honorem. Tutto il
resto è contorno. E che contorno! BUON 2018 !!!
Amen.
sabato 30 dicembre 2017
DAGA SFOGO!!!

Vi avviso inoltre che sono
state recentissimamente concluse le riprese del mio nuovo videoclip
che uscirà a gennaio dopo le feste varie (intanto godetevele... o ne
avete già pieni i maroni come me?). Alla regia il bravissimo Rodrigo
de Azevedo (autore tra le altre cose della splendida fotografia che trovate qui sotto), direttamente dal
Brasile.
I risultati del
sondaggio che feci per determinare la canzone da “videificare”
sono stati messi da parte dato che la canzone si è scelta da sola. È
stata comunque un'operazione molto interessante per capire un po' i
gusti dello zoccolo duro del mio pubblico. Secondo me sarà un video
strafico. Le fasi di ripresa sono state molto divertenti anche se
piuttosto impegnative. Ringrazio di cuore chi ha preso parte a quest
'avventura.
Aspettative per il
2018? Mah... sempre meglio non aspettarsi nulla ma prendere un po'
quello che arriva. Del resto qualcosa ho seminato. Vedremo se ciò
darà frutti. Se dovessero arrivare sono ben accetti, se dovesse
andare a puttane tutto il raccolto, qualcosa ci si inventerà per
tirare avanti. L'importante, come dice un detto popolare delle mie
parti “l'è de mìa cagàs adòs” (“è
di non cagarsi addosso” per chi non l'abbia capito). Più o meno sinonimo del
celebre mantra paino “Mai pòra” (mai
avere paura) molto in
voga nelle vallate della Lombardia orientale. E io ne aggiungerei
pure un altro che potrebbe essere una massima di qualche maestro zen
disperso tra i boschi della Valle Camonica ovvero “daga
sfogo”ovvero dai libero sfogo
alle tue energie ancestrali più trogloditiche.
Lo
metterei proprio come comanamento per iniziare bene l'anno. DAGA
SFOGO! Gli altri due (L'IMPORTANT L'è DE MIA CAGàS AdòS e MAI
PòRA) sono solo degli incitamenti rinforzativi del sommo verbo
anarcopaino.
Quindi
diamoci sfogo e chi s'è visto s'è visto!!!
Vi
aspetto venerdì 5 gennaio al Circolo dei Lavoratori di Iseo (BS) per
un concerto chitarra/voce accompagnato dal fantastico violino di
Mirela Isaincu.
Per
intanto buona fine e buon inizio. Sempre e comunque.
Dìga
sfogo matèi e matèle!!!
con affetto
Carlo Carlo Carlones Kamal Bonomelli aka il dottor Carlazzi etc... iù! (raffreddore di merda!)
mercoledì 13 dicembre 2017
KAMALOO KAMALEE & THE CHEECHABOOMBAS (austrALIEN band)

Oggi, ripensando al
passato come spesso avviene il giorno di Santa Lucia (che da bambino
era senza ombra di dubbi il giorno più figo dell'anno se pur basato
su un imbroglio eclatante), in cui ripercorro varie “Sante Lucie”
indietro nel tempo, sono approdato a quelle “Sante Lucie”
trascorse in terre lontane come quelle 2010 e 2011 in Australia e
quella 2012 in Cambogia. Mi sono immaginato se invece di laciare
l'Australia fossi rimasto lì ancora fino ad ora (e anche oltre...),
pensando a cosa sarebbe potuto succedere... Mi sono immaginato di
avere un po' di figli (il giorno di Santa Lucia ho sempre forti
desideri di paternità), di vari colori. Magari il primo con la donna
che mi ha accompagnato durante questa avventura, poi ovviamente a una
certa si sarebbe rotta comunque di me e saremmo andati a vivere in
tribù diverse (mantenendo una forte amicizia come in effetti accadde). Avrei
fondato una band. Una band interamente costituita da aborigeni
(italiani e australiani) denominata Kamaloo Kamalee & the
Cheechaboombas (band austrALIENA). Faremmo un genere ibrido tra il
folk delle vallate alpine, lo psycho-surf'n'roll, la
salsa-merengue-bachata, il black metal bulgaro, i canti degli aborigeni australiani e i bucatini
all'amatriciana (anche in versione vegan). Saremmo fichissimi. Laidi e puzzolenti, drogosi,
alcolizzati e promiscui. Partiremmo per un tour mondiale e
riusciremmo ad estirpare finalmente dal pianeta terra quella piaga che
lo sta distruggendo (non il pianeta in sè, ma le palle di chi lo abita) ovverosia quel noiosissimo
indie-pop-minimal-alternative mezzo elettronico, mezzo froscio.
Raggiunto il nostro obbiettivo, lasceremmo il music business e torneremmo a
vivere nelle nostre foreste e/o caverne.
Immaginavo tutto ciò
poi mi sono ricordato di aver lasciato l'Australia nel novembre del
2012, dopo soli due anni. E infatti intanto che io stavo laggiù,
qui in Europa sto cazzo di indie ha conquistato tutto. Abbandonai il
campo di battaglia ma ora sono ufficialmente tornato!!!!! (me ne sono
accorto dopo quasi 5 anni...).
E niente. Il futuro è
folk. Sappiatelo.
lunedì 11 dicembre 2017
REGALI REGALI REGALI REGALI REGALIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!
Siccome le feste
natalizie si avvicinano con tanto di abbondanti nevicate su tutto il
Nord Italia e anche oltre ho deciso di farvi un po' di regali, anche
perché Babbo Natale non esiste, Gesù bambino è morto a 33 anni e
la Befana ha l'alzheimer e non si ricorda nulla. Santa Lucia invece
esiste ma è un culto riservato a pochi eletti. Invece io voglio
agire su ben più vasta scala e, che ci crediate o meno, come appunto
scrissi poc'anzi, sto per farvi dei regaloni.
Il primo è
riciclato. Ve l'avevo già fatto l'anno scorso ma so che avete la
memoria un po' corta quindi ne approfitto per riproporvelo in una
nuova veste. L'anno scorso lo pubblicai come Carlo Bonomelli (in quel
buio periodo in cui ripudiai Kamal rinnegando le mie origini
himalayane...) e lo corredai addirittura di un videoclip che ho
recentemente fatto sparire perchè non mi piace. L'avevo fatto senza
ispirazione quindi è a dir poco orripilante (seppur girato in località esotica). Sto parlando dell'EP
digitale “Canzoni di Natale” che pubblicai lo scorso 25 dicembre
su una pagina bandcamp che pure ho fatto sparire di recente. Ora lo
pubblico (a partire dal giorno di Santa Lucia ovvero il 13 dicembre,
per i miscredenti non addetti al sacro culto) sulla mia pagina
bandcamp ufficiale ovvero kamalikus.bandcamp.com e a brevissimo sarà
pure su spotify, deezer, itunes e altre piattaforme digitali. Lo
pubblico a nome di Kamal perché comunque tutte le canzoni in
questione sono state scritte da lui. Il sig.Carlo Bonomelli pensava
di farci la fortuna alle spalle di Kamal. E invece non si fanno
queste cose. Non c'è Yin senza Yang e non c'è Yang senza Yin. È un
EP interessante perché contiene varie fasi del controverso rapporto
tra Kamal e il Natale, in quanto c'è una canzone scritta nel 2007,
una nel 2014 e una nel 2015. Tutte in periodo natalizio.
Questo è il primo
regalo, che appunto vi faccio in collaborazione con Santa Lucia©®
l'originale diffidate delle imitazioni (altoatesine soprattutto).
Il
secondo, quello più fico, sarà il regalo di Natale vero e proprio.
Infatti lo pubblicherò sempre sulla suddetta pagina bandcamp allo
scoccare della mezzanotte in data 25 dicembre 2017. Anche quello
uscirà poi sulle varie piattaforme digitali più fiche e forse sarà
corredato anche da qualcosa su youtube ma non voglio anticiparvi
troppo. È qualcosa di molto alternativo, sappiatelo. Qualcuno di voi
l'avrà già intravisto ed intrascoltato. Ora basta perchè vi sto
svelando troppo, non voglio rovinarvi la sorpresa.

Per
qualsiasi informazione contattatemi via email a kamalikus@gmail.com
.
Supportate
chi ha qualcosa da dire, chi canta, chi scrive, chi crea. Non devo
essere per forza io...
Comunque
sia, grazie mille dell'attenzione e a presto!!!
(Carlones)
Kamal feat.Santa Lucia (qui sopra ritratta da Jacopo Palma il Giovane)
P.S. Volendo c'è anche un terzo regalo a numero chiusissimo però.... sarebbero le palle degli occhi di Santa Lucia...
P.S. Volendo c'è anche un terzo regalo a numero chiusissimo però.... sarebbero le palle degli occhi di Santa Lucia...
venerdì 1 dicembre 2017
L'IMPERO DEI FALLITI
pagano soprattutto...) e via dicendo. L'unica
preoccupazione in tal senso era la musica. Anzi non proprio l'unica
in realtà. La presenza di figa ai concerti (e in generale) era
l'eventuale altra preoccupazione (poi ero talmente imbranato in tal
senso che assai raramente riuscivo a concludere qualcosa ma quello è
un altro discorso...). Addirittura quando suonavo coi The Catties mi
si proibiva di avvicinarmi al palco dopo aver scaricato gli strumenti
fino al momento in cui avrei dovuto cantare. Mi dicevano “vai a
ubriacarti e a scrivere le tue poesie”. A volte facevo addirittura
le flessioni dopo aver bevuto un paio di amari prima di salire sul
palco (e lì mi faceva compagnia anche il chitarrista Resci). Che bei
tempi! Poi suonando da solo (o comunque col timone in mano), se pur
con meno compromessi di carattere strettamente artistico ho dovuto
imparare a
maneggiare cavi, mixer, amplificatori, volumi, borderò
SIAE, soldi, groupies e via dicendo. Adesso mi sto facendo pure un
culo quadrato per cercare di trovare date fuori dalla mia zona di
competenza (che teoricamente sarebbe il Mondo però per ora questo
mondo è un po' troppo ristretto per i miei gusti), con risultati per
il momento alquanto scarsi. Uso i social per aumentare la popolarità
come pure il livello di stress ma soprattutto per diminuire il tempo
da dedicare alla sacra Musica. Vorrei andarmene da questa valle in
cui vivo da troppo tempo ormai ma per farlo dovrei trovarmi
quantomeno un lavoro e quindi non avrei più tempo da dedicare a
questa tremenda dannazione. Rinuncio a lavori e amori. Porto avanti
imperterrito questa crociata. E comunque c'è da dire che suonare è
fico. È tremendamente fico. La Musica è una divinità e ad essa
vanno offerti grossi sacrifici. Attualmente mi sento una sorta di
monaco che si sta immolando alla sacra causa della Dea Musica. Il
fatto di essere cantautore i miei testi il mio personaggio e bla bla
bla tutto ciò sta diventando sempre più piccolo di fronte
all'immensità della Musica in sé.
E quindi quando per
esempio mi capita di partecipare a certe rassegne in cui vengo
presentato come artista emergente, giovane cantautore ecc... mi
sento parecchio fuoriluogo. Sarebbe meglio dicessero cose un po' più
veritiere. Per esempio “Cantautore fallito”. Sarebbe una figata.
E io potrei sì entrare bello pompato (anche senza fare le
flessioni...), con tutta la mia esperienza soprattutto nel perdere
treni, fuggire al momento più propenso, arrivare troppo presto o
troppo tardi, ecc... Ci potrei costruire su un impero. L'Impero dei
falliti. Quindi proprio oggi in data 1 dicembre 2017 anniversario di
nulla che mi riguardi io sottoscritto cavalier Kamallo Kamalli
dell'ordine dei Kamalici pongo la prima pietra di questo Impero che
conquisterà il Mondo, ma che dico il Mondo, tutto il Sistema Solare.
E anche oltre... Per l'Universo ne riparliamo più in là, non si sa
mai...
FALLIRE CON STILE!!!
questo è il motto... (ecco qui sotto una foto che rappresenta la quintessenza del fallimento consapevole... ponete la vostra attenzione in particolare sui colori...).
Ah osti dimenticavo una cosa... per ora dei risultati del sondaggio
della settimana scorsa non me ne faccio nulla anche perché le uniche
idee un po' interessanti che ho avuto sono legate a canzoni che han preso zero o poco più voti. Comunque sia mi ha fatto molto piacere sapere le vostre opinioni. E per il momento nessun dado è tratto. Non so nemmeno se si farà sto benedetto video. C'è l'Impero da costruire ora!
A presto, ci si vede
per le vie della perdizione... e anche oltre!!!
il Cavalier Kamallo da Karlazzenburg
Iscriviti a:
Post (Atom)