pagano soprattutto...) e via dicendo. L'unica
preoccupazione in tal senso era la musica. Anzi non proprio l'unica
in realtà. La presenza di figa ai concerti (e in generale) era
l'eventuale altra preoccupazione (poi ero talmente imbranato in tal
senso che assai raramente riuscivo a concludere qualcosa ma quello è
un altro discorso...). Addirittura quando suonavo coi The Catties mi
si proibiva di avvicinarmi al palco dopo aver scaricato gli strumenti
fino al momento in cui avrei dovuto cantare. Mi dicevano “vai a
ubriacarti e a scrivere le tue poesie”. A volte facevo addirittura
le flessioni dopo aver bevuto un paio di amari prima di salire sul
palco (e lì mi faceva compagnia anche il chitarrista Resci). Che bei
tempi! Poi suonando da solo (o comunque col timone in mano), se pur
con meno compromessi di carattere strettamente artistico ho dovuto
imparare a
maneggiare cavi, mixer, amplificatori, volumi, borderò
SIAE, soldi, groupies e via dicendo. Adesso mi sto facendo pure un
culo quadrato per cercare di trovare date fuori dalla mia zona di
competenza (che teoricamente sarebbe il Mondo però per ora questo
mondo è un po' troppo ristretto per i miei gusti), con risultati per
il momento alquanto scarsi. Uso i social per aumentare la popolarità
come pure il livello di stress ma soprattutto per diminuire il tempo
da dedicare alla sacra Musica. Vorrei andarmene da questa valle in
cui vivo da troppo tempo ormai ma per farlo dovrei trovarmi
quantomeno un lavoro e quindi non avrei più tempo da dedicare a
questa tremenda dannazione. Rinuncio a lavori e amori. Porto avanti
imperterrito questa crociata. E comunque c'è da dire che suonare è
fico. È tremendamente fico. La Musica è una divinità e ad essa
vanno offerti grossi sacrifici. Attualmente mi sento una sorta di
monaco che si sta immolando alla sacra causa della Dea Musica. Il
fatto di essere cantautore i miei testi il mio personaggio e bla bla
bla tutto ciò sta diventando sempre più piccolo di fronte
all'immensità della Musica in sé.
E quindi quando per
esempio mi capita di partecipare a certe rassegne in cui vengo
presentato come artista emergente, giovane cantautore ecc... mi
sento parecchio fuoriluogo. Sarebbe meglio dicessero cose un po' più
veritiere. Per esempio “Cantautore fallito”. Sarebbe una figata.
E io potrei sì entrare bello pompato (anche senza fare le
flessioni...), con tutta la mia esperienza soprattutto nel perdere
treni, fuggire al momento più propenso, arrivare troppo presto o
troppo tardi, ecc... Ci potrei costruire su un impero. L'Impero dei
falliti. Quindi proprio oggi in data 1 dicembre 2017 anniversario di
nulla che mi riguardi io sottoscritto cavalier Kamallo Kamalli
dell'ordine dei Kamalici pongo la prima pietra di questo Impero che
conquisterà il Mondo, ma che dico il Mondo, tutto il Sistema Solare.
E anche oltre... Per l'Universo ne riparliamo più in là, non si sa
mai...
FALLIRE CON STILE!!!
questo è il motto... (ecco qui sotto una foto che rappresenta la quintessenza del fallimento consapevole... ponete la vostra attenzione in particolare sui colori...).
Ah osti dimenticavo una cosa... per ora dei risultati del sondaggio
della settimana scorsa non me ne faccio nulla anche perché le uniche
idee un po' interessanti che ho avuto sono legate a canzoni che han preso zero o poco più voti. Comunque sia mi ha fatto molto piacere sapere le vostre opinioni. E per il momento nessun dado è tratto. Non so nemmeno se si farà sto benedetto video. C'è l'Impero da costruire ora!
A presto, ci si vede
per le vie della perdizione... e anche oltre!!!
il Cavalier Kamallo da Karlazzenburg
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