Ecco finalmente
(ri)pubblicato (per il momento solo su bandcamp ma prestissimo anche
su deezer, spotify, itunes e altre piattaforme digitali) l'EP
“Canzoni di Natale”. Cliccare qui per ascoltare https://kamalikus.bandcamp.com/album/canzoni-di-natale-2 Fatene un buon uso. È una simpatica colonna
sonora per il vostro (per il mio no dato che mi sono scassato i
maroni di sentire la mia voce registrata... per questo sto iniziando
a occuparmi di musica strumentale...) periodo natalizio. Da ascoltare
preferibilmente dentro una vasca da bagno con candele e incensi
accesi, scopando (è una citazione ma non ricordo di chi...). Oltre a
questo regalo per voi (se ve lo volete ascoltare in streaming, se
invece lo volete scaricare diventa un regalo anche per me, purtroppo
incensi e candele costano...) Santa Lucia ha portato anche un regalo
per me e per voi tutti assieme appassionatamente. Infatti tra una
settimana esatta ovvero mercoledì 20 dicembre sarò lietissimo di
suonare (in un concept show a tema natalizio ma non solo...) al
Locomotive di Darfo Boario Terme (BS) che volendo vedere è uno dei
locali più fighi della Valle Camonica, e anche oltre... Suonerò
accompagnato dalla bravissima Mirela Isaincu al violino e forse ci
sarà anche qualche ospite speciale. Il giorno prima (19 dicembre per chi non sa contare) invece sarò a
Milano e tra le varie cose ho in mente di partecipare a una serata
“Open-mic” all'Ostello Bello (quello di via Medici). Suonerò tre
pezzi miei e farò anche da chitarrista alla mia amica nonché
collega Emily. Poi per Natale e San Silvestro sono stato ingaggiato
per suonare a delle feste private. E poi fino al 5 di Gennaio
(quando io e Mirela suoneremo al Circolo dei Lavoratori di Iseo) non
ho date in programma quindi se qualcuno di voi volesse assumermi per
feste più o meno private mi contatti che sono bello lanciato sotto
le feste. Ho suonato persino a Cevo (BS) per le strade a -5°C col Fédèr
e siamo sopravvissuti entrambi quindi... mai pòra! (non prendetelo
come un invito a farmi suonare nel freezer però, se c'è del fuoco
in zona meglio...).
Oggi, ripensando al
passato come spesso avviene il giorno di Santa Lucia (che da bambino
era senza ombra di dubbi il giorno più figo dell'anno se pur basato
su un imbroglio eclatante), in cui ripercorro varie “Sante Lucie”
indietro nel tempo, sono approdato a quelle “Sante Lucie”
trascorse in terre lontane come quelle 2010 e 2011 in Australia e
quella 2012 in Cambogia. Mi sono immaginato se invece di laciare
l'Australia fossi rimasto lì ancora fino ad ora (e anche oltre...),
pensando a cosa sarebbe potuto succedere... Mi sono immaginato di
avere un po' di figli (il giorno di Santa Lucia ho sempre forti
desideri di paternità), di vari colori. Magari il primo con la donna
che mi ha accompagnato durante questa avventura, poi ovviamente a una
certa si sarebbe rotta comunque di me e saremmo andati a vivere in
tribù diverse (mantenendo una forte amicizia come in effetti accadde). Avrei
fondato una band. Una band interamente costituita da aborigeni
(italiani e australiani) denominata Kamaloo Kamalee & the
Cheechaboombas (band austrALIENA). Faremmo un genere ibrido tra il
folk delle vallate alpine, lo psycho-surf'n'roll, la
salsa-merengue-bachata, il black metal bulgaro, i canti degli aborigeni australiani e i bucatini
all'amatriciana (anche in versione vegan). Saremmo fichissimi. Laidi e puzzolenti, drogosi,
alcolizzati e promiscui. Partiremmo per un tour mondiale e
riusciremmo ad estirpare finalmente dal pianeta terra quella piaga che
lo sta distruggendo (non il pianeta in sè, ma le palle di chi lo abita) ovverosia quel noiosissimo
indie-pop-minimal-alternative mezzo elettronico, mezzo froscio.
Raggiunto il nostro obbiettivo, lasceremmo il music business e torneremmo a
vivere nelle nostre foreste e/o caverne.
Immaginavo tutto ciò
poi mi sono ricordato di aver lasciato l'Australia nel novembre del
2012, dopo soli due anni. E infatti intanto che io stavo laggiù,
qui in Europa sto cazzo di indie ha conquistato tutto. Abbandonai il
campo di battaglia ma ora sono ufficialmente tornato!!!!! (me ne sono
accorto dopo quasi 5 anni...).
E niente. Il futuro è
folk. Sappiatelo.
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