
Oggi, ripensando al
passato come spesso avviene il giorno di Santa Lucia (che da bambino
era senza ombra di dubbi il giorno più figo dell'anno se pur basato
su un imbroglio eclatante), in cui ripercorro varie “Sante Lucie”
indietro nel tempo, sono approdato a quelle “Sante Lucie”
trascorse in terre lontane come quelle 2010 e 2011 in Australia e
quella 2012 in Cambogia. Mi sono immaginato se invece di laciare
l'Australia fossi rimasto lì ancora fino ad ora (e anche oltre...),
pensando a cosa sarebbe potuto succedere... Mi sono immaginato di
avere un po' di figli (il giorno di Santa Lucia ho sempre forti
desideri di paternità), di vari colori. Magari il primo con la donna
che mi ha accompagnato durante questa avventura, poi ovviamente a una
certa si sarebbe rotta comunque di me e saremmo andati a vivere in
tribù diverse (mantenendo una forte amicizia come in effetti accadde). Avrei
fondato una band. Una band interamente costituita da aborigeni
(italiani e australiani) denominata Kamaloo Kamalee & the
Cheechaboombas (band austrALIENA). Faremmo un genere ibrido tra il
folk delle vallate alpine, lo psycho-surf'n'roll, la
salsa-merengue-bachata, il black metal bulgaro, i canti degli aborigeni australiani e i bucatini
all'amatriciana (anche in versione vegan). Saremmo fichissimi. Laidi e puzzolenti, drogosi,
alcolizzati e promiscui. Partiremmo per un tour mondiale e
riusciremmo ad estirpare finalmente dal pianeta terra quella piaga che
lo sta distruggendo (non il pianeta in sè, ma le palle di chi lo abita) ovverosia quel noiosissimo
indie-pop-minimal-alternative mezzo elettronico, mezzo froscio.
Raggiunto il nostro obbiettivo, lasceremmo il music business e torneremmo a
vivere nelle nostre foreste e/o caverne.
Immaginavo tutto ciò
poi mi sono ricordato di aver lasciato l'Australia nel novembre del
2012, dopo soli due anni. E infatti intanto che io stavo laggiù,
qui in Europa sto cazzo di indie ha conquistato tutto. Abbandonai il
campo di battaglia ma ora sono ufficialmente tornato!!!!! (me ne sono
accorto dopo quasi 5 anni...).
E niente. Il futuro è
folk. Sappiatelo.
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