martedì 2 luglio 2019

IL RISVEGLIO DELLA BELVA "DEL FORMÀI"



Da poco rientrato (per modo di dire, è un continuo volar fuori senzi sosta....) da un piccolo tour non musicale bensì eno-silvo-filosofico (con retrogusto acido di pesca melba indigena del Paraguay...) in diverse zone del pianeta terra ovverosia la bassa mantovana, la Versilia e i fantastici (soprattutto per la fauna locale, in particolare la selvaggina...) Monti Lepini, sopravvissuto alla grande ondata di caldo africano (che poi in realtà non è il caldo in sé il problema ma sono le lamentele continue di chi non lo sopporta, e se ci pensate bene sono gli stessi che quando fa fresco si lamentano che si muore di freddo e quindi riscaldano a manetta, mentre ora cercano conforto nei condizionatori che a loro volta non fanno altro che alimentare il surriscaldamento globale. Credo che il problema non sia né il caldo, né il freddo, né la pioggia, né la neve, né il terrorismo, né il governo ladro ma sia perlopiù un problema interno. Però se la maggioranza della popolazione ne soffre non può essere catalogato come “malattia”. E va beh mi fermo qui perché sto già passando “dalla parte del torto” ovvero nella schiera dei rompicoglioni lamentosi moralisti frustrati invidiosi e cagacazzi), mi appresto ora a ripreparare la “valigia” (metto tra virgolette perché trattasi di uno zainetto molto meno pesante di quello di un qualsiasi scolaro delle elementari, medie o superiori che sia) per l'imminente tour bulgaro. Qui sotto trovate la locandina ufficiale dell'evento.
Oltre a tutto ciò, come già vi ho accennato, nonostante la calura, ho della roba bella tosta a bollire nel pentolone magico. Nelle settimane passate ho fatto l'immensa cazzata di spifferare qualcosina qua e là ma da questo momento acqua in bocca (basta vino per un po'...). Vi basti sapere che sto lavorando duro per il bene/male/variedeventuali dell'umanità (madonna quanto cazzo se la tira sto qua...). E non vi do nessuna data da segnarvi per eventuali uscite discografiche o giù di lì. Le cose più fiche arrivano quanto meno ce lo si aspetta e dato che sto preparando roba a mio avviso molto fica (o almeno ci si prova...) vi prego di non pressarmi. Relax!!! Piuttosto pensate a vivere la vita degnamente e l'Universo vi ripagherà. Se non lo farà lui vi pagherà qualcun altro. Se non vi pagherà nessuno potete sempre puntare sul reddito di cittadinanza, meglio se svizzera a questo punto...
Sappiate che fino ad ora mi sono trattenuto parecchio. Soprattutto negli ultimi anni. Ma quest'anno ho deciso di lasciare uscire a pascolare “la belva” di tanto in tanto. Il problema è che nutrendosi quasi esclusivamente di carne di primati devo tenerla un po' d'occhio se no fa casini.
Con questo vi auguro una fantastica estate piena di gioia, amore, pace o guerra, ciò che più vi aggrada! Se vi piace lamentarvi vi auguro un'estate stracolma di lamentele e al contempo spero di non incontrarvi e anzi, spero che incontriate sulla vostra strada “chèl del formài” (traduzione: quello del formaggio, ovvero quello che per ristabilire l'ordine naturale delle cose o per dirla in maniera un po' più new age per la legge karmica, ti fa nero di botte).

Ora vi lascio con la frase zen più gettonata dell'estate 2019...  
 
DAGA (hèmper piö) SFOGO!!!

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