Preparatevi perché
sta per arrivare un weekend pieno di musica, neve e forse pure
altro...
Avevo detto che non
avrei più cercato date in zona e da quando ho smesso di cercarle mi
stanno piovendo letteralmente addosso (e va beh... quando arrivano
non ci sputo sopra, anzi...). Dopo aver suonato in città a Brescia
martedì sera all'Enotema del Carmen, questo finesettimana io e la
Mirela (la violinista più passesca della crosta terrestre) torniamo
nelle nostre vallate alpine, inerpicandoci domani sera fino a Colere
nella fantasmagorica Val di Scalve, luogo arcano e misterioso che
esercita un fascino tremendo (facendomi sentire a casa ovvero perduto
in una sorta di magma primordiale silvestre) su di me che sono
creatura di foreste. Qualche anno fa mi capitava spesso di partire
nei finesettimana per spedizioni antropo(il)logiche alla volta di
Colere alla ricerca delle leggendarie “diciotteni sbracciate
scalvine”, creature fascinose seppur temibili, portatrici di nobili
segreti ed oscuri tesori dal volto peccaminoso che affondano le loro
radici nella notte dei tempi. Chi lo sa che per quella legge di cui
parlavo poc'anzi proprio ora che ho smesso di cercarle non mi piovano
addosso pure loro. Per sicurezza l'ombrello lo lascio a casa.
Un'emozione indescrivibile tornare a suonare in Val di Scalve (dopo
più di due anni, l'ultima volta suonai a Vilminore nell'estate del
2015 e fu un'esperienza estatica... infatti eravamo a luglio...), ora con un nuovo assetto, con
una nuova formazione forse più in linea allo spirito arcano che ivi
dimora.
E
sabato invece
saremo alla Fuente a Bienno (uno dei borghi più belli d'Italia, definita
anche "Twin Peaks" da visitatori veneti dal forte spirito
d'osservazione data la forte somiglianza con la località immaginaria che
ispirò gran parte della poetica del regista americano David Lynch), in
quello che potrei definire il mio
“Bar sotto casa” anche se fisicamente parlando non lo è (ma
riguardo alle distanze kilometriche credo di avervi già rotto le
balle abbastanza...). E quindi si gioca in casa. Qualcuno pensa che
sia più facile giocare in casa ma secondo me non lo è affatto. È
una sfida avvincente. Per la prima volta anche alla Fuente (dove già
suonai una volta da solo e una volta col progetto cantautori
transumanti in compagnia del Feder) con l'assetto chitarra-voce +
violino col quale mi sto trovando parecchio bene. Quindi boh che dire...
VENITECI
A SENTIRE!!! punto.
Nessun commento:
Posta un commento