Per qualche tempo ho creduto nella mia
evoluzione.
Pensavo di andare avanti.
Ma uno che va avanti non si riascolta
con passione (e un po' di snobbismo tecnico, non lo nascondo...) il
disco “Vent'anni di sconfitte” della migliore poppunk band che
l'Italia abbia mai avuto ovverosia gli Ignoranti (se non li conoscete eccovi un assaggio di questo disco di cui vado scrivendo https://www.youtube.com/watch?v=jTaDfk2f-N4), ricordando ma senza
nostalgia, anzi direi provando sensazioni simili nonostante i più
disparati trascorsi, tutto ciò alla veneranda età di 32 anni, senza
mogli, senza figli, senza serie prospettive di vita. Senza vincoli
se non quello della solitudine.
Vivendo una sorta di seconda
adolescenza, con più peli e meno brufoli, con un bel bagaglio di
esperienze, di viaggi, di amori, musiche e storie d'ogni tipo. Col
cervello più bruciato ma col cuore che scoppia d'amore (per donne
reali e/o immaginate e/o sognate) tanto incontenibile da dover essere
contenuto, pulito ed ordinato. Il decoro insomma.
Nonostante la musicalità degli
Ignoranti sia scarna, essenziale e faccia pure piuttosto cacare, le
loro canzoni sono in grado ancora di farmi sentire “a casa” e per
me è già tanto, dato che da sette anni a questa parte ho cambiato
più di dieci domicilii (tenendo conto solo di quelli durati almeno
più di un mese) e non ho ancora trovato una stanza che io senta come
mia.
Insomma non so proprio dove cazzo
stare. Ma una mezz'ora in compagnia degli Ignoranti ce la passo
volentieri, tra le loro ragazze bionde dagli occhi verdi con le
chucks nere scolorite che tormentano i cuori ai ventenni. Mi sento
più al sicuro perché di anni ora ne più di trenta e non ho paura
che mi dicano di no. Ho più paura del contrario.
Ci vuole parecchio coraggio ad esistere
ed ancor più ad arrendersi all'amore.
Per cui finito “Vent'anni di
sconfitte” mi viene voglia di riascoltarmeli tutti i CD degli
Ignoranti e poi già che ci sono tiro fuori pure i Queers, gli
Screeching Weasel, ovviamente i Ramones, gli Impossibili, ecc... con
il rischio di ripiombare nel baratro della sfiga poppunk... no
grazie!
Se proprio sono interessato alla figa
poppunk. Spengo gli Ignoranti, è stato bello, ma ora torno nel mio
mondo a fare progetti strampalati per il futuro sapendo che sarebbe
meglio vivere il presente ma il mio presente mi deprime e solo
proiettandomi in avanti riesco a godermelo almeno un po'.
Continuo a credere in una mia
pseudoevoluzione.
Ma ora è tempo di Rivoluzione!
Nessun commento:
Posta un commento